Roma – Respinta la mozione di sfiducia del Cd al Premier Conte

Una situazione politica, quella italiana, tutta da decifrare e da comprendere, visto che s’intrecciano, cambiamenti di fronti e regolamento di conti, all’interno delle forze politiche. Il Senato ha respinto la mozione di sfiducia, presentata dalla Lega, nei confronti del Premier Conte. Il Presidente del Consiglio riferirà in Aula, tra sette giorni, alle 15. C’è stato un voto contro la proposta del centrodestra, maggioranza inedita, del Pd, Leu e M5S. Identica compattezza è stata dimostrata dal Cd con Lega, FI e FdI per anticipare il voto sulla sfiducia al Premier. Conte dovrà essere, come deciso dalla conferenza dei capigruppo alla Camera, il 21 agosto ore 11,30. ma le novità non sono finite. Il ddl, taglia parlamentari, sarà votato il 22 agosto, anticipato dalla riunione della commissione Affari Costituzionali com’era necessario. Appare evidente, anche a chi è lontano dalla politica mille miglia, che la partita, che si sta giocando, non riguarda più solo la crisi e le elezioni anticipate ma c’è una guerra, quella senza esclusione di colpi all’interno dei partiti e ad una crisi, aperta dopo solo 18 mesi dalle ultime politiche, crisi indigesta, al di là dei big, dalla maggior parte dei parlamentari che non ha un lavoro e che, in caso di scioglimento delle Camere… rimarrebbero disoccupati, come tantissimi altri italiani. I giochi sono apertissimi ben oltre le votazioni e il lavoro delle Commissioni.

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