Roma – Scontro, al calor bianco sulle europee, Salvini – Di Maio

Fuoco a volontà e a palle incatenate ,tra i  due vicepremier Di Maio e Salvini, a 14 giorni dal voto per le elezioni europee. Il leader della Lega nei comizi elettorali, a San Remo e Fossano, paese vicino Cuneo, ha sostenuto:” Il 26 maggio sarà un referendum sulla politica della Lega. Non sono elezioni europee, svegliate chi dorme ancora, per sperare qualcosa di nuovo: dove governa la Lega si vede”. Salvini ha proseguito:” Ci dovete aiutare ad andare in Europa, come primo partito, per andare a riprenderci le chiavi di casa nostra. Il 26 è referendum tra la vita e la morte, tra passato e futuro, tra Europa libera e Stato islamico, basato su precarietà e paura”. Un Salvini scatenato che usa parole pesanti, davanti ad una folla, intimorita, ha aggiunto:” Abbiamo dimostrato all’Europa che facciamo da soli. Questo mio modo di agire mi è costato un processo. Ora stanno tentando di mettermi, sotto accusa con il tribunale dei ministri, di Catania – Urlando, Salvini, ha concluso:” processatemi pure , ma non fatemi perdere tempo. Indagare un ministro che ferma un barcone per 4 giorni… ( parole irripetibili ) facciano pure tanto io proseguo”.  La replica a distanza dell’altro vicepremier di Maio non si è fatta attendere:” L’ultimo che ha parlato di referendum, è stato Renzi, e non gli è andata bene. Io non sfido gli italiani, li rappresento. Gli elettori alle Europee devono scegliere tra chi vuole tenere indagati di corruzione  nelle istituzioni e chi no, chi abbassa le tasse nei comizi e chi lo fa veramente,chi aiuta le persone con il salario minimo e chi non lo vuole fare, chi dice che la donna deve stare chiusa in casa a far figli  e chi la vuole protagonista”. Insomma la guerra è guerra ma i toni usati non sono quelli ch,e di norma si utilizzano tra alleatiche vorrebbero governare insieme per altri quattro anni. Ma la posta in gioco è molto elevata. Gli istituti di ricerca danno la Lega di Salvini oltre il 30% , primo partito in Europa, con due punti percentuali persino sull’alleanza CDU/CSU coalizione controllata dalla Merkel. Intanto, il Premier Conte e il ministri per gli Esteri Moavero – Milanesi, in risposta ad una missiva del ministro degli Interni, hanno espresso piena condivisione per i rimpatri e, durante la prossima settimana, ci sarà un incontro Esteri – Interni, per tentare di aumentare i Paesi disposti a riprendersi i migranti, giunti in Italia, ma che non hanno alcun diritto a rimanerci.

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