Roma – Senza accordo. Pronto solo il DPB non la Legge di Bilancio e Decreti fiscali

Nella maggioranza non c’è accordo. La dimostrazione è datadal fatto che sarà trasmesso, entro le 24 di questa sera, termine ultimo, a Bruxelles solo il Documento Programmatico di Bilancio. La leg ge di Bilancio e il Decreto Fiscale si faranno ma non subito Pd e M5S sono su opposte sponde. Il Premier Conte si è affrettato a dire che il governo non rischia e che, in questa fase e per questi provvedimenti, non ci sono bandierine politiche da mettere ma tutto si farà nell’interesse del Paese. E’ acclarato: l’Iva non aumenterà, ci saranno più soldi in busta paga epiù investimenti, infine sha detto il ministro per l’Economia, Gualtieri, si è fatto molto per le famiglie. Così quota 100 non sarà toccata. Si è appreso inoltre che dal 2022 saranno deducibili i capannoni al 100%. L’unica vera novità è che dovrà circolare pochissimo contante e chi paga con la carta di credito potrà dedurre una quota della spesa, anche del barbiere, parrucchiere. idraulico ed elettricista. C’è un grave inconveniente che va sollevato subito. Il governo deve fornire agli italiani una carta, prepagata, ma senz a spese bancarie altrimenti è inutile dchiedere la tracciabilità del pagameno. Il ministro per l’Economia, Roberto Gualtieri, che vive da settimane in una condizione non invidiabile: cercare una quadra quasi impossibile per i conti dello Stato, senza spending review, tagli degli enti inutili e spese ingiustificate e ingiustificabili. Così  ha preparato, anche con riunioni notturne, a Bruxelkes il Documento di Programmatico di Bilancio e si è fermato. Andare oltre significava trovare opposizione dura nella oalizione. Un rinvio che non potrà durare molto, visti i tempi ristretti, da rispettare. Zingaretti si è ricordato che è segretario di un partito che dovrebbe  difendere chi lavora, nonostante ora, anche gli operai, si sentono liberi di votare a destra, com’è accaduto per le europee, con la Lega al 33%. Voti, secondo gli esperti, più dei ceti popolari che della media borghesia ( termine desueto ma ancora efficace). Di Diverso avvviso Di Maio che, come Capo del Movimento, vuole che il cuneo venga utilizzato per le imprese, sia per aumentare l’occupazione e sia per dare fiducia a chi investe. Differenze non da poco che sono affiorate con tutta la loro evidenza. Il leader di Italia Viva, Renzi, non è sceso in campo per chiedere “variazioni” ma ha insistito su un solo obiettivo: nessun aumento di tasse. Sapremo solo fra qulache giorno chi avrà vinto questo braccio di ferro tra Pd e M5S.

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