Roma – Spread a 325 e Btp invenduti. Il Governo:” Avanti”

Lo spread a 336 punti poi sceso a 325 con il rendimento dei decennali a 3,6% non può che preoccupare tutti: politici di maggioranza e opposizione, istituzioni e cittadini. Se poi alla quota, ritenuta insopportabile per l’economia italiana, si aggiunge la domanda debolissima dei Btp: 481 milioni ieri, 170 milioni oggi si può affermare che il piatto piange. Si tratta infatti delle peggiori acquisti di titoli di Stato dal 2012. Il collocamento  dei Btp ci sarà anche domani e solo da giovedì toccherà agli investitori istituzionali. Il ministro all’Economia Tria, continua a trattare con la Commissione Ue e sabato ci sarà la cena Juncker – Conte per tentare di far comprendere, le decisioni del governo italiano di non cambiare il documento di Bilancio. C’è la convinzione che seguendo i tagli voluti dall’Ue porterebbe l’Italia ad una nuova recessione. Il governo sa che rischia, al 99%, l’apertura della procedura d’infrazione per debito eccessivo ma c’è la determinazione di andare avanti. L’esecutivo Conte ritiene che, gli interventi previsti nel Bilancio, faranno decollare l’Italia in una nuova situazione, migliore di quella attuale. Ma nè la Commissione Ue, nè la Bce e, nemmeno gli studi confindustriali italiani, la pensano alla stessa maniera. Ancora una volta Conte, Di Maio, Salvini e Tria hanno confermato:” La Manovra non si tocca”. Non si crede ci possa essere un ripensamento nè da parte italiana e nè da parte dell’Unione europea. Uno scontro che, secondo esperti del governo Conte, porterà a far diminuire il peso dello spread con il rilancio dell’economia.

Lascia una risposta