Roma – Spread sfiora quota 290. Esperti banche: ” Colpa di Salvini”

Lo spread ha sfiorato quota 290. Secondo gli esperti dell’Unicredit e Mps, la responsabilità di questo balzo negativo è stato determinato, dalle dichiarazioni del viceministro, Matteo Salvini, che ha esternato la possibilità di sfiorare, quota 3%, senza rispettare quindi gli accordi, governo italiano – Unione Europea. Immediatamente, affermano gli esperti, i Btp italiani sono andati sotto pressione, come accade sempre nel settore degli investimenti, borsa compresa, che oggi ha perso l’1%. Non solo chi  fa politica ma, chiunque si occupa di problemi economici, conosce perfettamente la “sensibilità” degli investitori indisponibili a rimetterci o rischiare, un centesimo, del loro denaro. E’ stato sempre rammentato, non solo dai consiglieri economici,  dal ministro per l’Economia, dalla Banca  d’Italia di essere molto attenti a parlare, raccomandazione che riguarda particolarmente chi ha incarichi di governo. Basta un allusione al bar o una indiscrezione per determinare danni rilevanti. E l’Italia, da sempre, è in attenta osservazione per il suo elevato debito. Una dichiarazione come quella di sfiorare, se assolutamente necessario, il 3% ha provocato, non c’era bisogno che lo dicessero gli esperti della due banche, il balzo, verso l’alto dello spread. Quota 290 comporta,  il pagamento di interessi tali, da mettere a tappeto qualsiasi governo. Non comprendere questi principi elementari, pur occupando posti importanti di governo, è un problema che non riguarda solo l’esecutivo, ma tutti gli italiani che saranno chiamati a pagare gli interessi agli investitori. Lo Stato senza risorse è costretto, per forza di cose, a chiederle ai cittadini. E’ un storia vecchia come il mondo. Raccomandare di tenere le bocche cucite, ai membri del governo, è praticamente inutile. E’ sempre accaduto ed accadrà ancora che ci siano, irresponsabili, che non sanno i danni che possono provocare con una sola parola fuori posto.

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