Il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, nello spazio dell’ex dogana, denominato “Piazza Grande” ha lanciato, la sua candidatura alla segreteria del partito, con incontri che dureranno due giorni. Inoltre il neo candidato parteciperà, a tutte le manifestazioni organizzate dal Pd, fino al Forum indetto a Milano alla fine del mese. Oggi, la prima sessisione, era per i sindaci e amministratori locali. Zingarette ha sottolineato che:” Noi dobbiamo ridare all’Italia una nuova speranza. Chi ha vinto le elezioni, il 4 marzo scorso, voleva un Paese meno povero e più giusto. In pochi giorni ha iniziato a tradire la fiducia ricevuta ed è giusto am metterlo. Stanno stravolgendo le speranze di tantissimi italiani e massacrando, soprattutto, le giovani generazioni. Sarà un cammino lungo e difficile – ha proseguito Zingaretti – per chi vuole bene a questo Paese per chè non sarà facile: bisogna combattere per ridare speranza, voltare pagina e salvare l’Italia”. Nessun programma – è stato enunciato – e nessuna strategia alternativa a quella della coalizione M5S – Lega, quasi a volersi mettere in attesa che il governo crolli da solo. Dal canto suo, il segretario del Pd Martina ha chiarito che valuterà, la situazione durante la prossima settimana e che, per ora, farà il suo lavoro. Alla domanda se ci sarà la sua candidatura al vertice del partito ha risposto:” Ora lavoro per il Pd… poi si vedrà”. Chiaramente è una forza politica in difficoltà: troppe le guerre intestine, troppe le “soluzioni” perseguite, troppe le idee confuse per chi milita in un partito di centro – sinistra. Fino ad ora non c’è l’idea vincente, per risalire una china molto inclinata, che, secondo gli ultimi sondaggi, se si votasse subito, avrebbe un risultato ad una sola cifra dopo aver conosciuto il 42% alle precedenti europee. Un partito collassato, in buona parte, per colpa della sua stessa classe dirigente.