Strasburgo – Plenaria:”Autocritica sull’austerità avventata”. Ma è tardi

Plenaria a Strasburgo in vista delle elezioni di primavera, ormai alle porte.Il Presidente della Commissione UE, Juncker ha dovuto ammettere:” Durante la crisi del debito c’è stata un’austerità avventata. Non siamo stati solidali con la Grecia e me ne rammarico.  Ma sono felice che Grecia, Portogallo ed altri Paesi, se non hanno raggiunto un posto al sole sono nel contesto di nazioni amiche”. Il Presidente della BCE ha nuova mente avvertito:” Oggi la maggior parte delle sfide  globali possono essere affrontate soltanto da tutti i Paesi UE insieme”. Non si può dire che, Draghi abbia torto visto che le economie ormai sono continentali: America del Nord, Cina e Russia. Una sfida o una crisi economica, davanti a questa realtà colossale, affrontata da una singola nazione non può che perdere non solo la sfida ma anche la libertà. La nuova guerra, che si profila, è questa: la conquista dei Paesi che affrontano l’economia globale senza collegamenti economici importanti e vincolanti. Questo però non significa che per raggiungere questa realtà economia continentale i Paesi membri devono  rinunciare a come destinare le proprie risorse.  Giusto anche l’intervento di Tajani, Presidente dell’Assemblea UE che ha rammentato, forse anche a se stesso, che:” Non è possibile quello che accade oggi nell’Unione dove solo u giovane su  due trova lavoro”. Un problema figlia dell’austerità e della Troika imposta alla Grecia e di un’austerità selvaggia che ha distrutto l’economia di decine di migliaia di  famiglie. Ma al timone c’erano quelli che oggi fanno autocritica alla Plenaria, con forte ritardo, su quello che si doveva e poteva fare non solo a favore della Germania, come continua ad affermare il Presidente Usa Trump.

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