Strasburgo – Ungheria sotto accusa. Salvini gioca la carta Orban

Il Parlamento europeo ha messo in stato d’accusa il governo di Viktor Orban, premier dell’Ungheria. Con 448 sì, 197 no e 48 astenuti è stata aperta la procedura, prevista dall’articolo 7 del Trattato dell’Unione euro pea, così come chiesto, dalla Commissione presieduta da Sargentini. L’Ungheria non avrebbe rispettato i valori europei. Le accuse al governo Orban sono state tante, da sconfinare in reati che sarebbero di compe tenza esclusiva  della giustizia magiara. Ora toccherà, ai capi di Stato e di Governo che si incontreranno il 20 settembre, decidere sul da farsi. C’è da rammentare che il premier ungherese aveva sottolineato, alla Ple naria di ieri a Strasburgo che:” L’Ungheria parte della società europea da mille anni non si piegherà, ai ricatti dell’Unione europea, e che non accetterà nessun immigrato clandestino”. Questa posizione del Premier Orban ha ricompattato il centrodestra. Salvini ha colto l’occasione per dichiarare che “nessuno può processare un governo liberamente eletto e che l’Unione deve essere rispettosa del voto popolare di una nazione”. Una posizione contrastata  dai popolari ma non da tutti, compresi una parte degli italiani che hanno seguito il leader  del Carroccio. Un nuovo sintomo che deve preoccupare, non poco, l’attuale maggioranza a Bru xelles. Le elezioni della prossima primavera, come prevedono i sondaggi porteranno, al Parlamento europeo molti parlamentari, populisti e sovranisti, tanto che potrebbero bloccare le istituzioni comunitarie. Ed è evidente, da queste spaccature, che nei Paesi aderenti all’Unione c’è malessere. L’attuale Commissione, e relativa maggioranza, non è riuscita ad evitare che il “governo reale” venga esercitato, in dai tecnocrati e non dalla politica. Questa enorme differenza sta minando alle  fondamenta l’Unione.

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