Venezia – Il prof. sequestra i cellulari: una ragazzina giù dalla finestra!

la follia da cellulari imperversa e non riguarda solo i giovani. A Venezia una ragazzina francese 12 anni, in gita con la sua classe, si è  gettata giù dal primo piano dell’Hotel dove alloggiava, dopo che il professore aveva sequestrato, i telefonini a tutti, per l’eccessivo chiasso. L’incredibile episodio è la dimostrazione come c’è, una crescente dipendenza tra cervello umano, e tutto ciò che è artificiale. I compagni di scuola hanno raccontato ai carabinieri che, non appena l’insegnante ha prelevato i cellulari, la ragazzina in lacrime è fuggita in un bagno,  si è chiusa a chiave e si è gettata nel sottostante cortile. Le sue condizioni non sono gravi, come hanno accertato i sanitari dell’ospedale, e oggi è giunta dalla Francia la famiglia per assistere la figlioletta. Ma questo episodio, non può che richiamare la nostra attenzione su cosa sta accadendo anche nelle famiglie: a tavola, durante il pranzo non si parla più con i figli, ognuno è impegnato ad utilizzar il suo cellulare, semmai per inviare messaggini. I bimbi, anche molto piccoli, per farli stare buoni e non disturbare il “ragionamento” dei grandi, vengono dotati di telefonino, sincronizzato, con i cartoni animati. Mi capita spesso di essere con amici, per incontri che potrebbero essere piacevoli se, alcuni di loro, mentre si parla, non utilizzassero in continuazione e nervosamente il cellulare, non per chiamate urgenti, ma per verificare, se hanno ricevuto messaggi, o se ci sono ” novità”. Il problema non è di poco conto e dovrebbe essere oggetto di campagne sanitarie, mirate a curare, grandi e piccoli, da una vera dipendenza. Il caso della ragazzina francese è emblematico.

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