Emma Bonino di +Europa ha fatto scelto:” Ci apparentiamo con il Pd, con la nostra lista, perché abbiamo messo al centro la valorizzazione dell’agenda europeista. Così alla fine di un lungo percorso +Europa la coalizione di Cs con il Pd è andata man mano ingrossandosi. L’adesione della Bonino, per quello che ha sempre rap presentato, nella politica dei radicali, ha una buona validità per i democratici dopo la scissione, guidata da Grasso, Bersani e D’Alema, bloccata ad una pattuglia che, allo stato attuale, secondo i sondaggisti, rischia di non an dare oltre il 5 – 6%. Il segretario del Pd Renzi, unitamente agli esperti, sta rifinendo nei dettagli il programma elettorale: niente voli pindarici e niente mani in cassaforte: riforme si ma tutto misurato in quello che si può fare. Una posizione anomala, per la sinistra italiana, che di solito chiedeva riforme molto costose soprattutto per il mondo del lavoro. Ora che il Cs è forza di governo, ha ben compreso che, il tempo delle cicale è finito, ed è invece necessario tenere, i conti a posto, per approvare riforme misurate e reali a vantaggio delle classi meno abbienti.