Lampedusa e Crotone – Ancora sbarchi di clandestini con morti e feriti

La cronaca di oggi ripete situazioni che continuano ogni 24 ore. Un barcone carico di 370 clandestini, tra cui 13 donne e 33 minori, è stato soccorso a 4 miglia da Lampedusa da unità della Capitaneria di Porto e della Guardia Finanza. Lo sbarco sull’isola è avvenuto tra la contestazione dei residenti che si sentono, a ragione, minacciati da queste ondate di migranti. I nuovi arrivati sono stati smistati in altri centri di prima accoglienza nella considerazione che quello di Lampedusa è stracarico:sono in 1.160 stipati in una struttura che al massimo ne poteva contenere 110. Ma non è tutto, un barcone carico di decine di clandestini, è giunto fino al largo della costa di Crotone dove, durante le operazioni di trasbordo su mezzi della Capitaneria di Porto e della Guardia di Finanza, è scoppiato un incendio dovuto a taniche di benzina a bordo del natante. 5 migranti tra cui una donna le vittime mentre gli altri, sbalzati in mare dall’esplosione, sono stati salvati dai militari. Si devono lamentare due finanzieri feriti . L’assalto alle coste italiane continua senza sosta e il sindaco di Lampedusa Martello ha dichiarato:” Lo Stato non esiste siamo in una situazione insostenibile”. E’ fuori dubbio che non si può sparare contro i clandestini o lasciarli in mare aperto ma era imperativo, non solo preparare navi dove portare queste persone in isolamento ma iniziare, subito dopo gli sbarchi, i voli charter per i rimpatri verso quei Paesi che hanno dichiarato, come la Tunisia, disponibilità a ricevere i connazionali. Inoltre c’è la mancanza di redistribuzione in ambito UE di queste persone così come avveniva in precedenza. Cos’è accaduto fa paura l’infezione da Covid – 19? E gli italiani non devono averla? Non basta dire, come ha affermato mesi fa la Leyen:” scusa Italia sei rimasta sola”. Questo macro problema riguarda il confine meridionale dell’Unione Europea e un solo Stato non può gestirlo. Chiaro o no? E’ un problema ancora da discutere?

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