Bercellona – Catalogna al bivio: stop a Puigdemont o arresti e decadenza

Catalogna al bivio. L’ex presidente del parlamento regionale, Puigdemont, in esilio in Belgio, ha chiesto al presidente dell’assemblea, Roger Torrent, di tutelare la sua immunità e di ottenere di essere presente ai la vori che lo vedrebbero, nuovamente eletto, alla carica da cui è decaduto. Una richiesta che, di per se, ha già surriscaldato il clima in Catalogna, dove la maggioranza della popolazione è, ancora convinta, che con l’esito referendario è stata sancita, la scissione dalla Spagna e proclamata l’indipendenza della regione, dal governo di Madrid. Si ha l’impressione di vivere, una parte di storia inventata e non reale, come invece è. Tutti gli Stati del mondo,  dall’Onu e all’Ue, hanno cercato di far comprendere, agli indipendentisti, che il problema della Catalogna è e rimane, interno allo Stato spagnolo e che mai nessuno potrebbe riconoscere un’indipendenza così ottenuta, in aperta violazione, con la Costituzione spagnola. Eppure, Puigdemont non demorde, così come i fedelissimi. La richiesta dell’esule, non può essere accolta, nè dal presidente del par lamento regionale e nè dal governo spagnolo. L’ex premier della Catalogna è inseguito, da un mandato di cattura internazionale, per il reato di ribellione e sedizione ed i suoi ministri, rimasti in patria, sono stati ar restati per essere processati per reati gravissimi. Ma Puigdemont, probabilmente punta a rientrare, come afferma il suo avvocato, Jaume Alonso Cuevillas, per essere rieletto e farsi arrestare. Sarebbe la miccia per far passare un movimento indipendentista, non violento, in qualcosa di molto diverso, e molto pericoloso. La Catalogna ha già pagato un prezzo economico altissimo per questo sogno repubblicano: banche e indu strie si sono trasferite e l’economia di Barcellona ne sa qualcosa. Questo bivio, invece dovrebbe essere il momento in cui, i secessionisti, capissero che il loro sogno si è infranto per la strada intrapresa, sin dall’ini zio. Una strada sbagliata, come è stato ribadito, in tutte le lingue del mondo.

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