Trump è convinto di poter trattare, gli affari degli Stati Uniti, come se fossero quelli di una sua azienda. Il Wall Street Journal, molto vicino alla Casa Bianca conferma: il Presidente intende imporre dazi, pesanti su acciaio e alluminio. Il discorso che fa il ” Capo” è semplice:” Se commercio e perdo 800 milioni di dollari e di posti di lavoro, impongo i dazi. Una vittoria facile e sicura”. Un discorso che non farebbe una grinza se, questo suo punto di vista ” facile”, non andasse a danneggiare gli interessi degli industriali dell’Unione Europea, cioè alleati nella Nato, della Russia e Cina, cioè molto di più di tre quarti del mondo. Ma Trump va avanti per la sua strada e sottovaluta le conseguenze. Già mercoledì prossimo, l’associazione degli industriali si riunirà a Bruxelles, per assumere decisioni da attuare qualora l’inquilino della Casa Bianca andrà fino in fondo, nonostante il “no” del FMI e la minaccia, del suo consigliere economico Gary Coan, pronto a dimettersi, qualora fossero attuate le misure pensate dal Presidente. Una guerra commerciale che se verrà at tuata aprirà scenari, completamente nuovi, nei rapporti tra gli Stati occidentali, fino ad oggi, legati strettamente con alleanze non solo militari con gli Stati Uniti. Trump non vuole essere lo Zio Sam, nessuno lo può pretendere, ma ne parli prima, almeno con gli alleati e si cerhi la strada della trattativa commerciale, senza mettere in crisi equilibri che durano da oltre 70 anni.