Roma – Complotto nel Pd:” Votate M5S “. Agguato a Renzi

Ci sarebbe stato un agguato contro il segretario del Pd Renzi. I nomi di quanti l’hanno preparato e portato a temine, sarebbero già noti al dimissionario, della segreteria dei democratici. Big o mezzi big, avrebbero fatto circolare una ” disposizione”:” Non votare i candidati del Pd ma preferite quelli proposti dal M5S “. Lo scopo ? Liberarsi, in un solo colpo di Matteo e di troppi ex DC  sono nel partito e  alla guida di segreterie  o al vertice di importanti cariche pubbliche. Chi ha operato,  non avrebbe avuto scrupoli:” Renzi ha occupato il partito e noi lo vogliamo riprendere. Con le primarie è impossibile ma facendogli perdere le elezioni lo costringeremo a dimissioni. Chiunque al suo posto – questo è il ragionamento – ci darà la possibilità di tornare a governare quello che è il patrimonio della sinistra”.  La strategia della ” stangata” a Renzi portando il Pd sotto il 20% sarebbe stata studiata, nei minimi particolari, in tante regioni. Questa versione ha avuto delle conferme di quanto accaduto anche in minuscoli paesini, dove il M5S non è nemmeno conosciuto ma lo è un riferimento del Pd, da sempre votato da quelle popolazioni. La verità deve saltare fuori su questa vicenda che non ha precedenti nella storia politica italiana. Nell’ex DC, le diverse correnti si combattevano, una volta ne vinceva una è una volta l’altra. Così era, per gli uomini che le rappresentavano, ma nessuno votava per il Pci, per far cadere un segretario. Così come nel Pci, Pds, Ds e Pd fatti del genere non sono mai acca duti. Si crede che la pubblica opinione abbia il diritto di sapere come stanno le cose in un partito, che si presenta agli elettori, per ottenere voti. In democrazia c’è piena libertà ma l’agire correttamente diventa un obbligo nei confronti non solo degli elettori ma di tutti gli italiani.

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