Bardonecchia – Macron contestato dagli intellettuali per il blitz dei doganieri

Il prefetto di Torino, Renato Saccone, ha visitato i locali della stazione di Bardonecchia, si è congratulato con i volontari che assistono gli immigrati, per “l’ottimo lavoro svolto in collaborazione con le istituzioni e con il Comune di Bardonecchia”. Una risposta indiretta, al blitz degli agenti della dogana francese, che erano entrati in territorio italiano. La protesta del governo, in carica per l’ordinaria amministrazione, non si è fatta attendere. Il ministro Minniti è stato durissimo. La risposta francese ha evitato le scuse ed ha richiamato un ” trattato” del 1990 che consente a doganieri, lungo la frontiera, blitz dall’una e dall’altra parte. In settimana è atteso a Roma il direttore delle dogane francesi, Rodophie Gintz, per incontrare il suo omologo italiano con l’intento di ” ripristina re l’accordo ora sospeso”.  Molto probabilmente, il blitz francese, potrebbe essere un “assaggio” per verificare la reazione italiana in questo momento in cui si potrebbe formare un governo ritenu to, oltralpe, populista. Il silenzio di Macron è eloquente. Il moderno Napoleone è stato duramente contestato, da intellettuali francesi, che non hanno affatto condiviso nè il blitz in territorio italia no e nè le iniziative antisindacali che stanno dando luogo, ad una serie di scioperi, che sconvolgono la vita dei cittadini. Ma il Presidente tace ed appare evidente che sta mettendo a punto una stra tegia perchè, forse ritiene squilibrato, l’asse Franco – tedesco a favore della Germania molto più forte. Ma se cerca alleati questo è il modo più sbagliato per ottenerli sulle sponde del Mediterraneo.

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