Arrestati 4 primari degli ospedali ” Pini” e ” Galeazzi e un dirigente sanitario. Dietro le sbarre anche un imprenditore Tommaso Brenioli. L’accusa è di corruzione, per presunte tangenti in forniture ospedaliere. L’ordinanza per gli arresti è stata firmata dei procuratori aggiunti della Procura milanese. Il filone d’indagine ha fatto scattare le manette dopo intercettazioni telefoniche e altre prove. Tra l’altro va rammentato che il manager arrestato, durante una trasmissione di “Porta a Porta”, il 27 marzo 2017, aveva dichiarato:” Farò un piano anti corruzione ed invece… Inoltre l’imprendito re, finito in carcere, aveva detto “in chiaro”:”… al Pini non si fanno gare, tutto liscio: ordinano quello che vogliono e viene regolarmente pagato”. E’ il caso di dire che non ci facciamo mancare nulla. La corruzione dilaga non c’è freno che tenga: pene blande, processi che durano anni ed anni, prescrizioni possibili. Eppure, investigatori e magistrati, hanno dimostrato che prima o poi i corrotti, o presunti tali, vengono scoperti grazie, non solo alle intercettazioni, ma anche per qualche gola profonda. I politici, quelli che stentano a dare alla nazione un governo, dovrebbero porsi questo im portante problema che non è minore rispetto all’abolizione o ridimensionamento della Fornero, allo sbarco di immigrati e al rimpatrio di chi non ha nessun diritto di essere accolto in Italia o nel l’Unione europea. L’attuale livello di corruzione è un freno per gli investitori nazionali e per le multinazionali disposte ad aprire attività produttive nel nostro Paese. Non bastavano le mafie ora c’è anche questa corruzione diffusa a tutti i livelli. Eppure basterebbe una semplice legge, di poche righe, per chiedere a chiunque esercita la professione o è un pubblico dipendente di dichiarare an nualmente: le proprietà ed il denaro nei conti bancari o postali e giustificare un tenore di vita, molto più alto, di quello che lecitamente viene guadagnato. Non ci vuole molto ma forse…i politici non hanno alcuna voglia di mettere le mani in un settore così… delicato per tutti. Ma solo così l’Italia potrebbe davvero cambiare…pelle!