E’ ancora scontro tra Di Maio e Salvini. Il leader della Lega si dice pronto a trattativa per varare il governo, ma come leader della coalizione di centrodestra. Di Maio ha risposto che Salvini si è pie gato sulle poltrone e dopo aver detto ” mai più alleanze con il cavaliere. Nessun leghista è disponibile”. Il duello prosegue e i due leader hanno perso di vista il Quirinale dove c’è un Presidente della Repubblica, indisponibile ad elezioni subito con il ” Rosatellum”. Il Capo dello Stato ha sollecitato le forze politiche a comprendere che, con un sistema proporzionale, nessuno può conseguire la maggioranza assoluta e quindi è necessario giungere, ad un governo, di coalizione. Salvini, porta con sè tutto il centrodestra di cui è capo riconosciuto. Di Maio afferma che non è possibile nessun accordo con Berlusconi perchè non consentirebbe le riforme ma sarebbe la restaurazione. M5S e Lega – centrodestra sono su due sponde opposte. Tutte le forze politiche guardino verso il Colle do ve c’è, molto responsabilmente, un Capo dello Stato che non vuole lo stallo e chiede di pensare al bene del Paese, anche con due sole mosse: approvare il Def e quindi il Bilancio dello Stato ed una riforma elettorale che dia la certezza della governabilità. Se i partiti, per ragioni contrapposte, risponderanno di no, Di Maio con elezioni subito e Salvini con un programma da concordare con il Movimento ma anche con tutto il centrodestra, Mattarella scenderà realmente in campo com’ è suo dovere per un governo, con vita non brevissima che adempirà a quegli adempimenti che, giusta mente, il Quirinale ritiene essenziali. Solo dopo ci potranno essere, nuove elezioni, con un sicuro vincitore e un certo perdente. Dire che questa è la strategia giusta è inutile: Mattarella è in piena sintonia con la stragrande maggioranza del popolo che chiede, da tempo, queste garanzie.