La spianata di Tor Vergata è stata, felicemente invasa dai catecumeni, giunti in 200 mila, per festeggiare i 50 anni dalla fondazione di un cammino di fede pensato e realizzato, da Kiko, un uomo che comprese, come non fosse possibile vivere senza il Signore, aiutare gli ultimi, creare delle comunità senza alcuna discriminazione sociale, conoscere il peccato, umiliarsi ed evangelizzare tra mite famiglie che volontariamente, formate nel cammino, a simiglianza di quella Santa di Betlemme, portassero nel mondo la Parola di Gesù Cristo. Nel suo impegno proibitivo fu aiutato da Car men, passata a miglior vita, dopo aver dedicato, l’intera sua esistenza, ad evangelizzare. A Roma sono giunti catecumeni da tutto il mondo, oltre naturalmente dall’Italia. Kiko ha chiamato le fami glie in missione, nei quattro angoli della Terra, e Papa Francesco, cardinali, vescovi e sacerdoti hanno potuto constatare, la felicità di chi è in missione, spesso in zone molto disagiate, per portare la parola di Gesù Cristo, poterlo conoscere e sapere che è finito in croce per la salvezza del genere umano. Lui, vero Dio e vero uomo, si è accollato tutti i peccati per morire, tra atroci sofferenze, e risorgere, come avverrà per chi avrà creduto in Lui. Papa Francesco, visibilmente scosso, da tanto amore nel nome di Gesù ha detto:” Per andare bisogna essere leggeri. Per annunciare bisogna ri nunciare. Solo una Chiesa che rinuncia al mondo annuncia bene il Signore. Solo una Chiesa svincolata dal potere e denaro, libera da trionfalismi e clericalismi testimonia in modo credibile che Cri sto libera l’uomo e chi, per suo amore, abbraccia questo grande tesoro della libertà, non resta più imbrigliato, nei propri attaccamenti, che sempre reclamano qualcosa di più ma non danno mai la pace”. Una celebrazione che ha dato sicuramente nuova spinta al cammino neocatecumenale, ha rafforzato ancor di più il suo fondatore Kiko che ha, davanti a sè sempre nuovi orizzonti, come è accaduto a tanti Profeti.