Roma – Di Maio “scioglie” il veto su Berlusconi. Ok la Lega tenti con M5S un governo

Lega e M5S hanno chiesto e ottenuto, dal Presidente Mattarella, 24 ore per verificare se è possibile un governo politico ma per impegni del Capo dello Stato ne avranno a disposizione 48. I fatti de terminanti che hanno aperto una possibilità di un esecutivo, Lega M5S, sono stati almeno due. Ammorbidimento del veto del leader del Movimento nei confronti di Berlusconi e l’immediata rispo sta positiva del cavaliere, smarcandosi dal potenziale governo e dal possibile fallimento. Il presidente di Forza Italia ha sostenuto, nel via libera, che se uno dei partiti della coalizione decide di ten tare di governare con i 5S è libero di farlo, ma non avrà la fiducia di FI. Il motivo Berlusconi lo precisa:” In questi mesi il M5S ha dimostrato di non essere maturo per guidare il Paese. Noi non fare mo, opposizione distruttiva, ma ci regoleremo di volta in volta, a seconda del tipo di provvedimenti che andranno in Parlamento”. Insomma tutta la responsabilità sulle spalle di Salvini che, se farà il governo con il Movimento, non lascerà con un “prerequisito” il centrodestra di cui si continua a sentire parte integrante e sostanziale. Il leader della Lega vuole evitare un governo tecnico o neu trale ed in questo è sintonia con Di Maio. Berlusconi, unitamente ai suoi collaboratori più fidati, scavalcando i falchi, ha fatto i suoi buoni conti. Andare ad elezioni in un tempo brevissimo, per il no di FI, sarebbe stato un azzardo troppo grande ed un alibi, per M5S e Lega, di scaricare su FI tutta la responsabilità di un Paese allo sbando. Con il via libera, ma smarcandosi, Berlusconi ha mes so al sicuro il suo partito ed ha fatto scendere nel guado Salvini. Chi ora è nel mirino dei supporter è il capo politico del Movimento che,  ha cercato di fare un governo comunque, con il Pd e solo con la Lega, ed invece ora tratterà e probabilmente farà il governo, con Salvini, ma dopo aver sciolto in acqua bollente il veto sul cavaliere per accettare la Lega. Non a caso Salvini ha confermato di essere nel centrodestra ma farà, le amministrative di giugno, con Fi e FdI. Anche la Meloni non ha posto veti:” Se eviteranno un governo tecnico sarà un bene ma Salvini faccia prevalere le riforme volute dal centrodestra”. Lo si può dire: Di Maio e Salvini sono sulla graticola ed hanno ora la grande responsabilità, non solo fare il governo ma di attuare le riforme, costosissime, promesse che troveranno ostacoli dal Tesoro e dall’Unione europea. Sarà molto interessante vedere il seguito di questa storia piena di pericoli, nemmeno a dirlo, di chi ha detto subito dopo il 4 marzo:” Abbiamo vinto le elezioni”.

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