Roma – Il governo giallo – verde quasi in porto. Nuove convergenze

Di Maio e Salvini procedono, a tappe forzate, per la formazione del governo. I due leader sono convinti di poter superare, i non pochi problemi, che domani saranno discussi a Milano. Un incontro al quale viene annessa grande importanza per la riuscita dell’operazione esecutivo giallo – verde. Fino ad oggi, i vari tavoli di studio, hanno acceso luce verde e, da quello che viene affermato, ci sa rebbero nuove convergenze. A questo proposito va detto che c’è stato un incontro, tra Di Maio e La Meloni, vertice dei Fratelli d’Italia, definito dal capo politico degli stellati solo “cortese” in quan to non ci sarebbe possibilità di ampliare l’accordo tra M5S e Lega. Voci insistenti affermano che, la firma del contratto, dizione del Movimento, programma come lo chiamano i leghisti, potrebbe essere firmato domani o al massimo domenica, Presidente Mattarella permettendo. Ci sarebbe la volontà comune di un governo di cambiamento: reddito di cittadinanza, riveduto e corretto; Flat Tax tra il 15 e il 23%; abolizione – aggiustamento della legge Fornero, lotta al business delle immigrazioni, conflitto d’interessi. Secondo un intervento a gamba tesa di Berlusconi sarebbe previsto o starebbe discutendo una patrimoniale il che ha mandato, su tutte le furie il cavaliere che non ha voluto dichiarare nulla, nel merito, ai cronisti.  Di Maio, cortese con la stampa, tra le tante cose ha soggiunto:” Speriamo di chiudere subito altrimenti si va al voto”. Per poi affermare:” Ci sono delle cose nell’Unione europea che non sappiamo ma che dobbiamo conoscere”. Poi il leader del Movi mento ha fatto una riflessione a voce alta:” Chiederemo ai nostri iscritti se il contratto va firmato. Un parere che ci costringe a fare le cose per bene. anche se conto molto sul mio lavoro di garan zia”. Di Maio è sicuro di dover andare avanti, fino alla formazione del governo, così come mostra di essere più che impegnato Salvini. La stampa internazionale esprime la convinzione che il gover no giallo – verde si farà. Al 90% è possibile che l’esecutivo vada in porto, più complicata la navigazione, nell’attuare quanto sarà sottoscritto. Aumentare il debito? Chiedere all’Ue di operazioni fi nanziarie prima respinte? Emettere dei mini bot, molto popolari, a tassi interessanti? Sono tutti interrogativi che dovranno essere sciolti. Una cosa è certa i primi provvedimenti saranno un botto per dimostrare che il cambiamento è possibile e che, il milione e 800 mila famiglie, senza reddito, saranno aiutate insieme ai disoccupati. Se M5S e Lega non riusciranno a trovare le coperture ne cessarie sarà, meglio per loro, sfociare subito in campagna elettorale. L’Ue ha davanti un governo italiano diverso e più che convinto che le riforme dell’Unione vanno fatte celermente e che tutti gli Stati devono essere uguali davanti ai tanti problemi.

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