Lavoro sotterraneo tra il Capo dello Stato, Cottarelli, Di Maio e Salvini. Il M5S ha compreso che, la guerra al Presidente, sarebbe stata persa alla grande. Politica, Istituzioni e personalità di spesso re hanno subito alzato, un argine insuperabile. Mattarella per la sua storia, cultura, distacco dagli eventi che lo hanno costretto, a decisioni, non gradite dalla maggioranza in Parlamento, M5S e Lega, non si tocca. Persino il mondo economico e lo stesso Vaticano hanno chiaramente fatto intendere a chi evocava la piazza, bandiere di protesta e messa in stato d’accusa del Presidente che sa rebbero andati a sbattere di brutto. Il Presidente non vuole ingranare la quarta, per un governo tecnico, con Cottarelli che ha già pronta la lista dei ministri. Sarebbe un esecutivo imposto, dopo un voto, e questo non rientra nel suo schema mentale. Ma la Costituzione, le prerogative presidenziali e l’italia, nell’Unione europea, sono valori che vanno difesi senza esitazioni. Ovviamente spetta alla politica ottenere, quelle riforme dell’Unione, che garantiscano maggiormente il Paese e, in questa ” battaglia”, il Presidente sarà a fianco di chi dovrà trattare a Bruxelles, con tutto il suo peso di stima ed apprezzamento, aumentato in questi giorni convulsi, quando è stato mantenuto, il timone a dritta. Oggi, Mattarella ha incontrato al Quirinale, Di Maio tornato ragionevole e due volte Cottarelli il quale sta svolgendo un doppio compito: essere pronto per il giuramento del governo tecnico e disponibile, dato il suo riconosciuto ruolo al Fondo mondiale, per assumere incarichi in un governo politico, varato da M5S e Lega. Due i fatti rilevanti: Di Maio ha disinnescato i toni barricaderi andando al Quirinale, con la testa coperta di cenere, ed ha compreso che, in questa conte sa, il Capo dello Stato non poteva perdere. Successivamente non ha mancato di rilevare, parlando con i giornalisti, che era meravigliato come mai, il Professore Savona, uomo di elevato spessore culturale, non avesse ancora fatto un passo di lato. Messaggio chiarissimo di avvertimento. Questa dichiarazione si innesta, con una nota del Quirinale che recita” il Professore è ben gradito nel governo politico, ma non all’Economia, per le sue dichiarazioni sull’Ue e euro fino all’uscita dell’Italia dall’Unione. Salvini, il rozzo condottiero di questa fase della politica italiana, è in una botte di ferro: ha negato di sapere che Di Maio ha tratto con Mattarella ” cambiando” Savona con Cottarelli, ha insistito per un governo politico e se questo non è realizzabile, nuove elezioni il più presto possibile salvaguardando gli interessi degli italiani. Salvini, quando si andrà alle urne, a breve o più lungo termine, non ha legato il suo destino al Movimento, di cui è dichiarato alternativo, e non ha quindi rinunciato alla coalizione di centrodestra con Forza Italia, FdI e cespugli. Uno schema capolavoro da far invidia a Machiavelli. Contro il governo politico Berlusconi, riabilitato anche dal caso Ruby, assolto oggi definitivamente, in Cassazione, vuole riguadagnare la “dignità politica”, come lui stesso, l’ha definita. Un traguardo possibile solo se la Lega rientrerà tra gli alleati. Il lavo ro sotterraneo riguarda anche la potenziale scomposizione, del quadro politico di centrodestra – centrosinistra, visto che c’è, una realtà tripolare, con il M5S al 33%. Se nascerà il governo politico, con l’innesto di Cottarelli o altro economista europeista, sarà inevitabile che le opposizioni dal Pd a FI, FdI, Radicali, cespugli e moderati alla finestra, trovino una formula, collaborativa, per strap pare la maggioranza all’alleanza M5S – Lega, per storia, cultura e obiettivi, molto distanti.