Il governo Conte 171 sì al Senato per la fiducia . Il ” contratto” illustrato dal premier, frutto del lavoro del M5S e Lega, è certamente molto importante. Riforme in tutti i settori dal reddito e pensioni di cittadinanza, al supera mento della Fornero fino all’apertura alla Russia di Putin, senza rinnegare, anzi rinsaldando quella con gli stati Uniti. Un ” contratto” che punta a rendere più sicuri gli italiani, fino alla legittima difesa per chi viola la proprietà privata, senza nessuno sconto per i reati in generale e appesantendo le pene per la violenza sessuale. Ci saranno tagli agli odiati privilegi della casta uscente fino alle pensioni, superiori ai 5 mila euro, ammesso e non concesso che siamo possibili. Comunque gli impegni di questo governo non sono di poco conto e se riusciranno nell’impresa passeranno alla storia. L’esecutivo otterrà la fiducia scontata da M5S e Lega. una particolare attenzione da parte dei FdI che hanno deciso di ” mettere i problemi degli italiani al di sopra di quelli politici”. Così come Forza Italia non voterà la fiducia ma farà un’opposizione calibrata, di provvedimento in provvedimento. No netto del Pd e Renzi ha tenuto a dire:” Ora il potere siete voi e non avrete nessuno sconto. Dovete dare agli italiani quello che avete promesso, per ottenere i voti”. Nella replica il premier nel controbattere l’opposizione ha detto:” Se populisti significa sentire quello che vuole il popolo, allora diciamo che siamo populisti”. La navigazione del nuovo esecutivo, allo stato, appare andare ben ol tre i confini del M5S e Lega. Ci sono ” atteggiamenti morbidi” da parte di chi non è maggioranza ma fa parte del Cd e non può, far finta di nulla, visto che c’è un vice premier della Lega, architrave della coalizione ed alleato, nelle Regioni e Comuni, con il Cd. Se ci sarà rottura sarà la fine del Cd che solo, con FI e FdI, non potrà andare da nessuna parte. La Lega e la vela della coalizione che ha preso il 375 ed è un freno, ad attac chi frontali. Peraltro non esclusi se saranno presentate leggi smaccatamente contro il pensiero e la visione di centrodestra.