Roma – Governo Conte operativo: fiducia anche alla Camera

Il governo di Giuseppe Conte ha ottenuto anche dalla Camera il via libera con 350 sì, 236 no e 35 astenuti. Nella replica il premier ha puntualizzato che per il problema migranti sono state emanate, delle direttive che orienteranno la nostra azione. E’ forte l’esigenza di gestire i flussi che finora, a livello dell’Unione, si è rivelato fallimentare. A Bruxelles devono comprendere che bisogna giungere ad un’equa ripartizione dei mi granti fra tutte le nazioni. Il problema – ha precisato Conte – non è solo economico ma riguarda la cittadinanza europea. Nessuno deve pensare di lasciarci, ancora soli, davanti ad una situazione di così elevate di mensioni.  Per la sanità saremo inflessibili, nelle scelte dei manager delle strutture sanitarie, non vogliamo  ingerenze politiche in un settore così delicato. La Buona Scuola presenta delle criticità che,grazie ad esper ti già al lavoro, ci consentirà di intervenire entro breve tempo” Sulla corruzione Conte ha ribadito che ” gli onesti non hanno nulla da temere. Il governo interverrà su due livelli deburocratizzare e contrasto alla cor ruzione ovunque sia”. Per le infrastrutture l’esecutivo terrà in conto dei “costi e benefici perchè si tratta di un passaggio fondamentale per la crescita. Non c’è nessuna intenzione di sottrarsi ad una necessità del Pae se”. Il premier non ha mancato di parlare dell’anomalia del codice degli appalti che esiste da due anni e non viene applicato e che “occorre prendere atto che molte amministrazioni, per varie ragioni, non sono in grado di intervenire”. Quasi un annuncio che gli appalti saranno centralizzati altrimenti il discorso di Conte è monco. Infine politica estera:” Siamo nella Nato e ci resteremo con maggiore incisività. Mi hanno rim proverato le parole ” Pace e ” cooperazione” ed un indirizzo belligerante inesistente, quindi una preoccupazione immotivata”. La bagarre è scoppiata sul conflitto d’interessi, come era inevitabile, l’opposizione in più occasion ha cercato di interrompere sia l’illustrazione del programma del governo e sia durante la replica. Si è sempre trattato di un dissenso contenuto animato dai deputati di Forza Italia e del Pd. Ma l’opposizio ne deve trovare coesione e preparare, un modello alternativo, se vorrà contare durante questa legislatura.

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