Riforme nella Pubblica Amministrazione sono state annunciate dalla ministra, Giulia Bongiorno. Cerchiamo di elencarle. ” leggi più chiare per evitare la corruzione; truffa delle presenze: ispezioni improvvise ed a sorpresa e cartellini, marca presenze, con impronte digitali come è avvenuto – rammenta la Bongiorno – quando furono prese ai parlamentari per evitare i ” pianisti” che votavano anche per gli assenti dalle Aule parlamentari; Cambio di passo per la P.A. : se ci saranno inefficienze non volute o, mancanza di organizzazione, si provvederà ad aiutarli ma il ministero sarà inflessibile contro, l’odioso fenomeno dell’assenteismo. O, è bene aggiungere, il ” chi se ne frega tanto il 27 lo stipendio lo prendo lo stesso”; stop alle raccomandazioni per essere assunti e largo alla meritocrazia; stop anche – ha proseguito la Bongiorno – ai premi sempre tutti uguali e per tutto il personale. Ma appare evidente che la ministra, da buona giurista, punti alla piaga della corruzione. Si può eliminare passando dalla quantità delle leggi alla qualità e dando più poteri ai citta dini. Infine c’è stata la riforma del Corpo Forestale che va rivista, dopo i processi in corso per gli incendi che hanno devastato vaste aree del Paese la scorsa estate. Un Corpo che deve tenere presente che non sono poche le donne alle quali affidare mansioni meno pesanti in generale nella p.A.