L’Italia, a guida M5S e Lega punta decisamente ad ottenere un’ Unione europea diversa. La Risoluzione, presentata al Senato, dopo l’intervento del premier Conte, è stata approvata a larga maggioranza 160 sì, 109 no e 4 astenuti. Il Premier, con questo ” mandato” può bloccare le conclusioni sui migranti, che verranno fuori dal Consiglio europeo, che si terrà a Bruxelles domani e dopodomani. L’Italia vuole che venga approva to il concetto di “responsabilità condivisa” sui salvataggi in mare. Se l’Unione andrà da un’altra parte l’Italia porrà il suo veto. Roma ha tracciato – viene detto a Bruxelles – la sua linea rossa oltre la quale non sarà possibile andare aventi, senza una rottura. Va detto che tutto è in salita in quanto la Commissione, i vari Stati membri e i tecnocrati non hanno ben compreso che l’Italia, a pareggio con le quote annuali per mante nere l’Unione, è stanca di non essere ascoltata. Così si è giunti ad un punto di svolta: non c’è nessun accordo sul superamento del regolamento di Dublino che penalizza i Paesi bagnati dal Mediterraneo. Non c’è nes suna intesa nemmeno sui centri di accoglienza dei migranti. Il Premier Conte, ha dato alla Camera notizia del lavoro fatto sui migranti esaminati: solo il 7% della massa giunta è la quota dei rifugiati, tutti gli altri do vrebbero essere rimpatriati, ma i Paesi di provenienza fanno orecchio da mercante: non rispondono o dicono di no. La situazione è molto delicata non solo per i migranti. L’Italia ha la certezza, in base ai dati Istat di avere 5 milioni di poveri assoluti, pari a circa 1 milione e settecentomila famiglie. Il governo deve intervenire e lo può fare soltanto aumentando investimenti e posti di lavoro, passando per il reddito di cittadinan za. Se l’Unione non concede la necessaria flessibilità, il colloquio tra L’Ue e l’Italia, è destinato ad essere sempre più difficile. E nessuno pensi – questo viene detto negli ambienti governativi – che si voglia concedere flessibilità se si accettano i campi profughi sul territorio nazionale. L’Italia sempre disponibile non c’è più e non è solo il governo, M5S e Lega a guidare la svolta, ma il popolo che ha visto con molto favore l’operato del ministro Salvini, così come quello di Di Maio, sintesi dei due vice condiviso dal governo e dal Premier Conte. I politici in Italia che pensavano a scontri nell’attuale maggioranza semmai contando sull’aiuto di Pa esi stranieri, almeno fino ad oggi, si sono sbagliati. Così come l’opposizione di sinistra, appare indispensabile, dovrebbe cambiare linguaggio e darsi una strategia più concreta di quella attuale. Così come l’opposizio ne di centrodestra, è molto impacciata, visto che c’è la Lega che mostra di essere concretamente forza trainante per vincere le amministrative e se volesse, anche le politiche, se si votasse a breve termine. Inoltre, il Premier pur confermando l’appartenenza dell’Italia alla Nato ha apertamente fatto intendere che non vuole rinunciare ai rapporti commerciali con la Russia, tenendo ben presente l’esigenza di un popolo che non va penalizzato con l’utilizzo di sanzioni, non sempre adeguate. La carne sul fuoco è tanta e l’Ue deve comprendere che gli obiettivi italiani sono anche in favore dell’Unione se è vero, com’è vero che la nostra Nazio ne con il suo sacrificio: ” ha salvato l’onore dell’Europa” come affermato dai massimi esponenti dell’Ue.