Roma – Altolà di Giovanni Legnini al sottosegretario Morrone

Il sottosegretario alla Giustizia, Jacopo Morrone, ha fatto affermazioni incredibili ed è arrivato l’altolà del vice presidente del Csm, Giovanni Legnini. Quello che sta accadendo in italia da un pò di giorni a questa parte va seguito con molta attenzione in quanto rivela, da parte di uomini di governo, troppa faciloneria e dichiarazioni assurde. Il ministro Salvini che accusa gli Ermellini, per una sentenza inevitabile, in quanto i vertici del la Lega Nord, al tempo di Bossi, hanno truffato lo Stato di 49 milioni che vanno recuperati. Oggi il sottosegretari alla giustizia, in un suo intervento al corso di formazione per 350 giovani magistrati, si è permesso di dire che :”… la magistratura si deve liberare delle correnti ed in particolare quelle di sinistra”. Impazzito? No e lo conferma, lo stesso sottosegretario, nel ribadire che ” la Lega ha sempre sostenuto che le correnti nella magistratura andavano eliminate”. Immediato l’altolà di Giovanni Legnini, il quale non poteva e non doveva rimanere inerte, per la gravità del dichiarato. Infatti il vice presidente Csm precisa:” Chiamerò il ministro per la Giustizia Bonafade. Gli telefonerò e gli scriverò per chiedergli di assumere delle determinazioni subito. Le affermazioni del suo sottosegretario non possono essere nè condivise e nè accet tate. La libertà di associazione – ha proseguito Legnini – è sancita dalla Costituzione per tutti i cittadini e quindi, ovviamente, anche per i magistrati”. Gli ulteriori interventi del sottosegretario nel tentare di giustifi carsi ed evitare di coinvolgere il ministro sono la dimostrazione di troppe parole al vento che sono dette da uomini di governo. Anche l’Anm si è accodata all’altolà del vice presidente Legnini ritenendo grave e lesi vo della libertà, del magistrato cittadino, da parte di un sottosegretario alla giustizia che, al minimo, lo si deve considerare pericoloso visto che ha attaccato, senza battere ciglio, principi costituzionali.

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