Il ministro Salvini non è riuscito a convincere Berlusconi che, un presidente Rai come, Marcello Foa, uscito dalla scuola di Indro Montanelli era il candidato da votare senza esitazione. Ma il cavaliere ha tenuto la barra a dritta: “No il metodo imposto da M5S e Lega è inaccettabile. In democrazia se non si hanno i numeri per approvare una legge o una nomina, si tratta con l’opposizione e non si può mporre nulla”. Berlusconi rammenta, ancora una volta, che il M5S non è in grado di governare in quanto non conosce le regole della politica. “Di Maio, Grillo e Casaleggio imparino la lezione”. Però, in questa ” partita” è stato bruciato pro prio Salvini, che consapevolmente o meno, ha dimenticato di essere parte sostanziale del Cd, vicino ad una vera frantumazione. Nel no a Foa c’è di più, di una bocciatura del Presidente Rai e il cavaliere lo ha sottoli neato rammentando, al ministro degli Interni, che insieme a FI e FdI vengono governate, sette regioni e una moltitudine di Comuni. Insomma se si frantuma tutto FI si organizzerà per conto suo, con Tajani e il pa trimonio di voti, maggioranza nel Paese, che doveva passare a Salvini, con Berlusconi in regìa andrà in pezzi. Non a caso Salvini ha dichiarato:” Se è questione di metodo si cambierà ma io punto al merito”. La paro la ora torna all’azionista di maggioranza della Rai cioè il Tesoro. Non è chiaro se verrà fatto un altro nome oppure si tratterà, con FI, per ottenere un sì condizionato a Foa o con nuovo candidato. Certo è che l’altro vice Premier, Di Maio, che aveva ingoiato il Presidente Rai di scuola Montanelli, ora sta cercando di infilare un giornalista, per la Presidenza Rai, non del Movimento ma di altra provenienza. La maggioranza di go verno, che non aveva i numeri in Commissione Vigilanza doveva trattare, come avviene in ogni democrazia. Invece chissà con quale calcolo è stato dato il via libera nel Cda Rai, dove la maggioranza c’era per manda re… al massacro Foa. Possibile uno sgambetto a Salvini che ha fatto crescere troppo la Lega ed ora rischia di ….essere andato a Roma ma di non vedere il Papa? L’interrogativo si scioglierà presto visto che oggi il Cda Rai si è riunito ed ha preso atto del no alla sua scelta. Ora la maggioranza di governo, al di là delle polemiche e le accuse con FI e PD ( Nazzareno 2 ?) c’è una realtà: l’opposizione se vuole contare deve agire insieme e se il Cd salta, per una Lega in fuga dagli accordi, al Pd, FI, e cespugli non rimane che trovare, comuni e complicati intendimenti.