Eureka! Una commissione guidata dall’architetto, Roberto Ferrante ( sic ) non da un ingegnere calcolatore e super esperto, ha scritto:” Il ponte Morandi o va… rafforzato o demolito! La struttura commissariale in viato sia al ministero competente e sia alla società concessionaria dell’A 10 quanto rilevato. Nella relazione si precisa la condizione del pilone 10 che presenta ” elevato grado di corrosione”. Si tratta del pilone che non si comprende, per quale “strano equilibrio statico” sia rimasto in piedi. La corrosione riscontrata è pari, secondo una scala da 1 a 5 di livello 4. Appare evidente, per una strada costruita sui fabbricati, che la de molizione controllata può avvenire solo dall’alto. Non ci sembra ci voglia uno scienziato per capirlo. Oppure, se chi dovrà demolire opererà dal basso,( non si vede come), non potrà evitare di coinvolge anche gli edi fici sottostanti. Inoltre c’è un altro guaio in vista: la pioggia copiosa, prevista sulla Liguria, potrebbe ingrossare il torrente, attualmente in parte ostruito, dalle macerie del ponte crollato, il che farebbe tracimare le acque verso altre aree, con altri danni, imprevedibili. Intanto il prefetto di Genova, Fiamma Spena, ha disposto un servizio di sorveglianza, per la zona rossa, di modo che nessuno possa entrare sia per prendere masserizie o altro. L’intera zona è vietata anche al personale della Protezione civile e della sanità. Insomma si vogliono evitare, altre morti, con un’azione preventiva ed efficace. Dal canto suo la Procura del capolu ogo ligure ha dato via libera per quanto necessario per mettere in sicurezza la zona: demolizione del ponte compresa. In azione la Guardia di Finanza che ha sequestrato documenti alla Spa Autostrade per l’Italia nelle sedi di Genova, Firenze e Roma. E l’Anac, del giudice Cantone, vuole i documenti del 2016 che conterrebbero, relazioni ministeriale, diretti alla concessionaria per lavori urgenti da effettuare sull’A 10, A 7 e A 12. Documentazione che conterrebbe anche l’indicazione per la costruzione del “Gronda” lavori mai partiti per opposizioni politiche: ambientalisti e Movimento 5 Stelle. Il governatore della Liguria ha confermato, dopo aver ascoltato il parere dei suoi tecnici, che occorre procedere ad una abbattimento controllato del manufatto, definito da Toti ” un brutto simbolo”. Demolire subito, con l’aiuto di ingegneri altamente specializ zati, che sappiano: come è stato costruito il ponte Morandi, il calcolo dei tiranti in quanto c’è il rischio, per effetto della vetustà ma anche di una mancata manutenzione, che la commissione ha riscontrato, che tolto un pezzo ne crolli un altro, così come accadrebbe ad un castello di carte.