Genova – Il ponte Morandi sarà demolito. “Schiacciati” i fabbricati

E’ deciso. Nella prima settimana di settembre via alla demolizione del ponte Morandi. La notizia è stata data dal sottosegretario ai Trasporti ed Infrastrutture, Edoardo Dixi. Sui metodi che saranno utilizzati, l’uo mo di governo non è stato in grado di dare risposte precise:” La demolizione andrà dalle micro cariche fino allo smontaggio. Tocca ai tecnici decidere”. La realtà è stata confermata: la situazione del Morandi è gra vissima e gli esperti del Mit non riescono a spiegarsi come, pezzi di piloni e strada, stiano ancora in piedi. La distruzione dei ponti comporterà anche. al 99% la demolizione per schiacciamento degli edifici sottostan ti al viadotto. Incredibile che, sotto una sopraelevata, ci siano di fabbricati. Ma a Genova è accaduto di tutto anche il torrente tombato rientra tra le anomalie di una città che vanta, il più importante porto europeo, sul Mediterraneo.  C’è anche un’altra anomalia. Per evitare altri decessi è stata creata, un’area rossa, dove il prefetto ha deciso che non possa entrare più nessuno. La condizione del viadotto, che potrebbe crollare da un momento all’altro ha imposto questa ordinanza. I penalizzati due volte, sono le famiglie che abitavano negli edifici sotto la sopraelevata: in un sol colpo hanno perso la casa e non potranno portare via nulla, dal mobilio fino ai ricordi di famiglia. C’è chi si dispera, per lo più anziani, per questa situazione. E’ stato chiesto ripetutamente di poter salvare “qualcosa” ma l’ordinanza non consente accessi nè al Pronto soccorso e nè alla Protezione civile. Non si possono rischiare altre vite per recuperare masserizie o ricordi.

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