Mons. Viganò è furibondo dopo il suo primo attacco al Papa, del quale ha chiesto le dimissioni, senza essere degnato nemmeno di una risposta. Ha inviato una lettera al sito conservatore Lifesitenews, per far cono scere i particolari di un incontro, rimasto riservato, tra Papa Francesco e una pubblica dipendente, Kim Davis, che finì per cinque giorni in carcere per aver rifiutato certificati di matrimonio a persone dello stesso sesso, nonostante l’ordine del Tribunale Kentucky. Mons. Viganò ha nuovamente confermato che Papa Francesco e alti prelati, hanno difeso e nascosto gli abusi sessuali continuati, dell’arcivescovo Theodore Mc Carrick. Oggi si può riaffermare che, questo Monsignore, ha sbagliato e continua a sbagliare nella affannosa ricerca di mettere Papa Francesco e alcuni cardinali in difficoltà. C’è un teste importante che accusa Mons. Viganò, di aver teso una trappola, al Papa. Si tratta di un abusato, tale Juan Carlos Cruz, che incontrò il Pontefice che gli chiese perdono, per conto suo della Chiesa e si mise a disposizione per aiutarlo. Be ne questo teste ha affermato che Mons. Viganò fece di tutto, per far incontrare Francesco e la Davis, diventata un’icona per quanti sono contro il ” matrimonio” tra persone dello stesso sesso. Una trappola che non ha funzionato in quanto il Papa, icontra g li abusati, e si vergogna per quello che è accaduto e che non doveva succedere. Il Pontefice fa benissimo, diciamolo, a non parlare di questa oscura grave calunnia che sta producendo, danni enormi alla Chiesa, negli Stati Uniti. L’ex Nunzio si vuole vendicare per non aver ottenuto la “promozione” a cardinale ma ha dimenticato, nel suo agire spropositato che è all’opposto del giura mento fatto al Signore di obbedire al Codice canonico e alle sacre Scritture.