Roma – Vertice per la Manovra Economica: cifre da capogiro

Vertice per la manovra economica non appena è rientrato da Ischia, il Premier Giuseppe Conte, che sui era recato nell’isola dove il terremoto ha prodotto molti danni per dire che:”… non esistono terremoti di seria A o serie B ma che il governo si appresta, ad adottare provvedimenti per tutte le zone, che hanno subito danni per provvedere alla ricostruzione”. Al vertice per l’economia c’erano, oltre il ministro Tria, il sottosegre tario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, il ministro per gli Affari Europei, Paolo Savona e la sottosegretaria Laura Castelli. Va detto subito che si tratta di un lavoro, molto difficile rispetto alle pro messe fatte., im campagna elettorale, dai partiti di governo M5S e Lega. Le misure cardine del M5S, sostenute dal vice Premier Di Maio comportano interventi per circa 16 – 17 miliardi. L’aumento delle pensioni al minimo oggi pari a 500 euro sarebbero portate a 780, come vuole il reddito di cittadinanza: esborso per lo Stato di circa 2 miliardi; riforma centri per l’impiego 1 miliardo e mezzo; sterilizzazione dell’Iva 10 – 12 mi liardi; 15 miliardi per gli sconti fiscali, provvedimento sostenuto dalla Lega,  accordo graduale per la diminuzione del carico sui soggetti Iva; reddito  reddito di cittadinanza, che il M5S, vuole attuare a maggio 2019 per 8 milioni di persone circa 15 miliardi. Una spesa elevatissima che supera ogni previsione possibile. E’ molto saggio attendersi che i provvedimenti, verranno adottati a scaglioni, anno dopo anno, e non tutti in sieme. Certo sarebbe utile per far partire un vero welfare, raggiungere una pace fiscale e giuste aliquote di tassazione, ma ancora oggi, tutta la somma messa insieme sfiora i 50 miliardi, che molto difficilmente po tranno essere reperiti, Ue permettendo. Non è affatto un caso che, per rassicurare i mercati, su invito del ministro Tria, i ministri più in vista ora affermano che le riforme, non saranno rivoluzionarie o contro l’Ue, ma varate compatibilmente con i conti in ordine. E’ giungo il momento della verità e il governo, non può mettere in discussione l’equilibrio del bilancio, dei nostri figli o nipoti. Si faccia quello che si può ma senza rischi per nessuno.

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