Roma – Il Cdm approva il DDL Bonafede: daspo per i corrotti

Il ministro alla Giustizia, Bonafede ha portato al Cdm, un Decreto Legge anti corruzione che va apprezzato considerata la posizione, del nostro Paese, nella graduatoria mondiale. Il livello raggiunto, diciamolo subi to, è poco invidiabile. Così, per corrotti e corruttori, ci sarà il daspo e l’agente, sotto copertura che, senza commettere reati, scoprirà chi, da o prende tangenti, o elargisce altre “agevolazioni” peraltro ben note. Il Pre mier, Giuseppe Conte, ha sostenuto che si tratta di riforme strutturali che servono allo sviluppo ed a restituire, al nostro Paese competitività. ” L’Italia – ha proseguito il Premier – ha risorse culturali, economiche e sociali molto importanti e bisogna cercare, di realizzare le condizioni per poterle utilizzare, per la crescita qualitativa e quantitativa”. Si tratta di una riforma che appare efficace perchè, questo fenomeno perverso della corruzione, abbia fine o comunque, venga alimentato, da chi vuole rischiare il peggio. Ecco cosa è stato previsto. Una persona, condannata a 2 anni, in via definitiva, non avrà più la possibilità di lavorare con la Pubblica Amministrazione da 5 a 7 anni. Se la condanna, supererà i 2 anni, il daspo scatterà a vita. Il ministro Bonafede ha parlato, di vera rivoluzione per colpire i corrotti e si tratta di DDL che una volta approva to non consentirà a nessuno di essere un corrotto e crearsi, un patrimonio, immeritato. Non si può che essere dalla parte del ministro Bonafede in quanto, fino ad oggi, un provvedimento così chiaro, se verrà appro vato dal Parlamento, non era mai stato presentato, anche se più volte annunciato.

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