L’immigrazione forzata e non recepita, per diversità culturali e non di razza, ha fatto schizzare l’estrema destra nelle elezioni in Svezia al 19,2%. Gli exit pool, al 75% delle schede scrutinate, confermano questo risul tato. I socialdemocratici, hanno superato il previsto ma non venuto crollo, e si sono attestati al 26,2%. In crescita anche i partiti più piccoli gli ex comunisti l 9,8% ed anche il centro ha ottenuto un risultato in cre scita. Ma, lo spostamento degli elettori, è un brutto segnale per l’Unione europea, immediatamente captato da Matteo Salvini, il vice premier italiano, che plaude all’affermazione del giovane Akesson che, nella sua campagna elettorale, ha saputo convincere, una buona fetta dell’ elettorato. Culture completamente diverse e religione islamica hanno poco a che vedere, con l’Europa cristiana o laica. Ale prossime elezioni euro pee la Svezia manderà a Bruxelles, non pochi deputati, decisi a cambiare la regole attuali in mano a tecnocrati e politici di sinistra. Juncker è avvertito così come lo sono popolari e socialdemocratici.