La morte del più famoso playboy della costa romagnola, Maurizio Zanfanti, viene utilizzata per un attacco alla Chiesa. Il sessantatreenne è morto a 63 d’infarto, dopo aver fatto sesso, in macchina, con una ragazza più giovane di lui di oltre 40 anni, martedì scorso. Notissimo come ” Zanza” gli vengono attribuite avventure con migliaia di ragazze. La famiglia si è rivolta, al parroco della vicina chiesa, Regina Pacis, ma il parroco ha fatto sapere, all’impresario delle pompe funebri, che non voleva favorire, con la funzione religiosa, il fiorire di ” un circolo mediatico”. La famiglia si è rivolta alla chiesa di Bellariva, ma il parroco era già impegna to per più esequie. Alla fine, la famiglia ha ottenuto Messa e sepoltura, con il rito cattolico, alla cappella del Cimiitero monumentale di Rimini. Ma a parte i commenti negativi sul comportamento dei due parroci, la zia di ” Zanza” Nives Succi, aprirà un contenzioso con la Curia per sapere se è possibile, ad un parroco rifiutare le esequie sia pur e ad un peccatore impenitente, come lo era suo nipote, ma battezzato, comunicato e cresimato alla, Regina Pacis. No non è così. La Chiesa accoglie tutti per le esequie, non solo dei peccatori come ” Zanza” ma anche di suicidi e colpevoli di omicidi. La chiesa accoglie chiunque ne fa richiesta per ese quie cristiane e prega per il defunto perchè possa attingere, copiosamente, alla Misericordia divina che è immensa. Nessun rifiuto meno nel caso specifico di un sacerdote che o è già impegnato oppure, come ha det to, quello della Regina Pacis preoccupato che la sua chiesa venisse trasformata in un ” circolo mediatico per esaltare la vita dissoluta del povero ” Zanza”. Il più famoso playboy avrà una sepoltura cristiana ed è que sto importante ma si torna a ripetere, dopo aver consultato sacerdoti, la chiesa non rifiuta mai nessuno ma anzi accompagna, il peccatore con la preghiera tanto più intensa e sentita, quanto più il peccatore dopo battesimo, comunione e cresima si è allontanato dal Signore