Euroburocrati, popolari e socialdemocratici alzeranno barricate, contro la manovra espansiva del governo populista, nonostante il debito nazionale alle stelle. Una bestemmia, la proposta economica dell’esecutivo giallo – verde, se si paragona a quanto la Troika ha imposto alla Grecia. La parola d’ordine a Bruxelles è fermare, il governo populista, che vuole cambiare il Patto sottoscritto, per far saltare l’Unione europea. Non è un’esagerazione giornalistica, ma la realtà che si respira, nella capitale belga. Lo staff della Commissione è in allarme: l’ Italia vuole far passare l’idea che il debito non può essere abbassato senza una politica espan siva e che valuta l’austerità, una piaga, che ha cancellato posti di lavoro ed impoverito intere popolazioni. Le misure previste nel Def italiano, terrorizzano le forze politiche che si rifanno ai popolari e socialdemocra tici. Dare un aiuto economico, sia pure limitato nel tempo, a chi è povero e non ha denaro per acquistare la pagnotta? Ma nemmeno per idea! Se passa questa linea viene stravolto l’impianto delle economie di molti Paesi dell’Ue che si trovano in identiche situazioni. In pensione a 62 anni con 38 di contributi, cioè quota 100, un assurdo viste la aspettative di vita che aumentano di anno in anno. Il governo Conte, a parte San Francesco, che non a nulla a che vedere con il poverello che ha rinunciato, a tutte le ricchezze fratelli di ieri e di oggi, per sempre, troverà nel lavoro con la Commissione europea un fronte compatto di no alla mano vra che ha preso, la via della Camera, dove inizierà il suo iter giovedì prossimo alle 16. Nessuno si faccia illusioni l’ordine è tassativo: bloccare Roma per evitare che venga violato il Patto e quindi, altri Paesi dell’Ue, seguano la medesima strada. Ma soprattutto fermare l’ondata, populista e sovranista, che sta aumentando la sua forza d’urto in tutta l’Europa. La domanda è d’obbligo: cosa accadrà visto che l’Ue dirà di no alla ma novra? Di Maio e Salvini:” Andremo avanti” ma Bruxelles ha già fatto sapere:” Si inizierà l’infrazione contro l’Italia, con tutte le inevitabili conseguenze economiche”.