Roma – Sciocca “rivolta” per la Tap. Incontro Di Maio – Salvini al “buio”

Ridicolo. Gli abitanti di Melendugno, località del Salento, avevano davvero creduto, di bloccare la Tap votando M5S. Ridicolo e sciocco il gasdotto è infrastruttura strategica non solo per l’Italia ma anche per l’Euro pa. Il gasdotto giunge in Italia, non dalla Russia così come la Terna, porta energia dai Balcani. In tutte e due i casi si importa da Paesi che, in caso di tensione internazionale, non potranno chiudere i rubinetti lasciando gli italiani e l’Europa senza energia. Non capire questo modello, studiato in sostituzione di quello con le centrali atomiche, significa vivere nel mondo dei sogni. Giustamente il Premier Conte, davanti ai manifestanti che si sentono traditi, in quanto hanno votato in massa M5S per fermare la Tap, fa scudo ed afferma con serenità, in quanto non politico:”  Date la colpa a me e lasciate perdere ministri o politici che non possono fermare nulla”. Quando hanno promesso di bloccare la Tap – prosegue il Premier – non sapevano, probabilmente, che ci sarebbe voluto un risarcimento tra i 20 e i 35 miliardi di euro”. I pugliesi di quell’area, che non subirà alcun danno economico, possono anche bruciare le bandiere del Movimento ma dovranno farsene una ragione: il gasdotto va terminato. Così come il ministro Salvini ha ragione quando afferma che, il del Dl Sicurezza, non può essere “annacquato” per proteggere la popolazione. I gravissimi fatti di cronaca, degli ultimi giorni confermano che in Italia c’è un’enorme quantità di stranieri che non hanno alcun titolo, per rimanere sul territorio nazionale, con permessi scaduti o non rinnovati. in effetti, i fatti gravissimi di cronaca dimostrano che si è abbondato in buonismo ed ora spetta, a questo governo, a questo ministro dell’Interno, di metterci riparo. Non è possibile che la civile e pacifica convivenza venga sconvolta, da fatti di cronaca orribili, creati da chi era sbarcato per … chiedere “aiuto umanitario”. Il ministro Salvini non può dire soltanto:” Ora Basta” deve intervenire efficacemente e rendere inoffensivi i ” trasparenti”, non quelli che lavorano regolarmente e che si stanno integrando. Così come il problema dei rom c’è e va affrontato. Sono comunità che operano, fuori da ogni legge dello Stato, costruiscono baraccopoli nelle periferie e vivono, commettendo una serie di reati, che non hanno nulla a che vedere, con il cornetto portafortuna o con il malocchio ma, la maggior parte pratica: racket, ricatti, estorsioni, prepotenze, minacce  e spaccio di droghe per non parlare dell’usura. Non si tratta, come qualcuno sostiene, di perseguitare un popolo ma di ottenere il rispetto delle leggi o di obbligarli a lasciare il territorio nazionale e, se sono italiani, metterli ai ceppi. Tutti? Assolutamente no. Salvando ed aiutando quella parte minoritaria  che lavora, manda i figli a scuola e che si è urbanizzata con relativo successo. Infine, è statto confermato, che c’è stato l’incontro Di Maio – Salvini a Palazzo Chigi. I due hanno parlato di Manovra, economia, conti pubblici e banche chiarendo che nessuna sarà in difficoltà. Cioè è stata messa a punto la strategia prevista dal ” contratto” alla base, del fare, per il governo giallo – verde. Niente di più e niente di meno. Sarà vero che non hanno parlato anche di Rai? I due leader dicono di no ma, quante volte, governanti si sono riuniti ed hanno fatto  sapere solo ciò che era ritenuto giusto?

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