Roma – Manovra in Parlamento. Mal di pancia nel M5S per il boom della lega

Il Premier sta rientrando in Italia, dopo la visita ufficiale in India per partecipare all’ennesimo vertice, a Palazzo Chigi. Sono intervenuti tra gli altri il ministro all’Economia Tria e i vice ministri Garavaglia e Castelli oltre ai tecnici del ministero del Tesoro. Fonti ufficiali hanno confermato che non sarà cambiato nulla, di quanto deciso per la Manovra, che avrà, come tetto massimo, l’ormai famoso 2,4%,  lo sforamento contesta to ma dall’Unione europea. Da Palazzo Chigi, si è fatto notare che non si tratta di una Manovra, gettata lì per caso ma studiata, in ogni particolare, per contrastare lo stop congiunturale rilevato dall’Istat, già previsto dal governo. Le dichiarazioni dei leader, vanno tutti nell’identica direzione, alla vigilia dell’approdo in Parlamento della Manovra. Il ministro Salvini ha tenuto a specificare che, questo ristagno del Pil è dovuto a Renzi ed al Pd che hanno  governato prima. Salvini sostiene:” Noi siamo qui solo da 4 mesi e, non riusciamo a comprendere, per quello abbiamo trovato, da chi dovremmo prendere lezioni”. Il vice premier Di Maio ha calcato, la stessa strada di Salvini, nel sostenere che quello che si sta verificando è  derivante dal Bilancio Pd del 2007. Ma il capo politico del M5S ha altri problemi da risolvere, sempre nella serata, comunque prima che il Bilancio giunga in Aula domattina. All’interno del M5S c ‘è una fronda complessa e che non riguardi solo, Paola Nugnes,  che ha duramente attaccato il nodo ” Sicurezza” molto caro alla Le ga. I contrari, al provvedimento studiato dalla Lega e approvato dal vertice del Movimento, non viene ritenuto da ottenere il via libera a scatola chiusa ma, sarebbero necessarie, per i frondisti modifiche sostanziali : ” misure meno drastiche e più democratiche”. Il ministro Salvini non ci sta, a rimettere in discussione un suo cavallo di battaglia, nel nome del diritto e della sicurezza. Ma non si capito ancora se, dietro i parlamentari che minacciano di non votare, sulla ” Sicurezza”, come la intende la Lega, ci siano Grillo e altri pentastellati, in Italia o all’estero, che stanno ponendo Di Maio sulla graticola. Una storia questa tutta da capire in quanto appare teleguidata sia contro Di Maio, per indebolirlo, e sia contro Salvini che prosegue nella sua azione, oscurando il Movimento. I complimenti al Presidente del Brasile, ex paracadutista e uomo di una destra forte, ancor prima dei dati ufficiali, è andata di traverso a buona parte del M5S che si muove su altro piano. Il governo rischia: non ora ma dopo le europee le tante “note” scritte da questo  governo, molto probabilmente, saranno sottoposte ad una durissima reprimenda dai pentastellati.

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