Mezza Italia in ginocchio per il maltempo. Il Premier ha sorvolato le zone colpite in Sicilia ed ha tenuto un summit in Prefettura a Palermo ed ha ammesso, tra tante dichiarazioni, che le regioni più colpite sono: Ca labria, Sardegna Sicilia, Veneto, Friuli, Liguria, Lazio e Province Autonome di Trento e Bolzano. Conte ha aggiunto che nel prossimo Consiglio dei ministri farà mettere a disposizione un miliardo per far fronte alla situazione e che se ci sono problemi burocratici e vincoli paesaggistici, va tenuto presente, che viene prima la vita umana. I morti accertati, fino ad oggi sono 18, e nove sono rimaste vittime in una villetta in Sicilia, tra queste, due bimbi ed un adolescente. Il fiume Milicia è straripato ed ha travolto tutto: una villetta compresa che il sindaco di Casteldaccia ha dichiarato ” costruzione abusiva”. Ecco come si evidenziano pesanti contraddizioni tra il vertice dell’esecutivo e quello che accade, sul territorio, stuprato da decenni da governanti da Roma fino all’ultimo sindaco fatte rare eccezioni. Non c’è dubbio che la pioggia caduta, così concentrata in poche ore, avrebbe creato comunque dei danni ma, è altrettanto vero, che da decenni: i fiumi non vengono dragati, sui territori a rischio sorte costruzioni abusive o, addirittura regolarizzate, con varianti ai piani regolatori o sanatorie. Si vuole affermare che c’è una responsabilità collettiva di un popolo, ceco e sordo, al costante allarme lanciato dai geologici su una edificazioni selvaggia, sopportate da Comuni, Regioni, Stato ed anche dalla magistratura. Le autorità preposte sarebbero dovute intervenire subito, dopo il primo abuso, e non subire o peggio sanare situazioni illegittime. Va inoltre detto che se il territorio fosse stato curato, come è d’obbligo, da interventi distruttivi delle tante e diverse amministrazioni pubbliche, il maltempo che si è accanito sull’Italia, avrebbe provocato danni, molto minori, rispetto a quelli oggi subiti. Lo stesso Conte non può affermare, da buon accademico, che ” se ci sono vicoli questi vanno messi da parte perchè viene prima la vita umana”. Ci saremmo aspettati, “da un non politico”, che dicesse: ” vadano liberati i fondi subito e rispettate le regole della buona ricostruzione, di case e ambienti, nel rigoroso rispetto dei vincoli imposti”.