Roma – La Manovra senza correzioni all’Unione. Austria e Olanda”Infrazione!

La Manovra italiana non ha fatto in tempo ad arrivare a Bruxelles che Austria e Olanda hanno gridato ” Subito infrazione senza ma”. Non c’era bisogno la Commissione Ue e i commissari ai Bilanci lo avevano già detto:” La Manovra italiana non rispetta i patti  va bocciata e punita”. Il governo populista – viene detto a Bruxelles – non ha seguito i consigli dati, a piene mani, prima del nuovo invio e la Manovra economica, soste nuta, anche dal ministro dell’Economia Tria, conferma il 2,4 per il 2019 con un Pil stimato a 1,5. La Commissione è decisa:” Questo è ammutinamento che può avere importanti conseguenze sull’euro, sulle economie degli Stati dell’eurozona, sommato alla Brexit che la May, avrebbe portato in porto, ” solo” con qualche no. Il vertice italiano che si è tenuto, per la lettera inviata a Bruxelles nottetempo, ha visto intorno al tavolo: il Premier Conte, i suoi vice Di Maio e Salvini, il ministro per l’Economia Tria e quello, dei Rapporti con il Parlamento, Fraccaro. “La Manovra – è stato ribadito – non si tocca e non si può andare incontro a quello che chiede l’Ue perchè non ci darebbe quanto che serve al Paese per la ripresa. Una Manovra in controtendenza – è stato ribadito dai presenti a Palazzo Chigi – per fare gli interessi degli italiani”. Di Maio e Salvini, sembrano anche disposti, a far slittare le riforme ritenute, indispensabili per rilanciare l’economia:  reddito di cittadinanza, superamento della Fornero e investimenti in infrastrutture. L’unica variante annunciata è quella di mettere in vendita beni dello Stato, “non necessari e che non i gioielli”, per una somma che arriverebbe fino  ad un punto di Pil, come previsto dal ministro Di Maio. Dismissioni da praticare con sollecitudine, dopo le valutazioni del Tesoro. La prima valutazione della Commissione Ue si avrà quasi subito, il 21 novembre prossimo, ma già si sa come andrà a finire: infrazione. Non si riesce a capire cosa ha in mente, il ministro dell’Interno Salvini, quando afferma:” La Commissione non pensi di spararci contro, siamo in grado di bloccare l’Unione europa”. E’ una dichiarazione di guerra? Speriamo di no. I nostri problemi aumenterebbero a dismisura. Con spread e borsa, questa volta lo dice lo stesso ministro Tria,  non si può scherzare: gli interessi da pagare condannerebbero gli italiani, ad una lunga recessione o alla stagnazione, fino a toccare il portafoglio dei risparmiatori… A questo punto, com’è sempre accaduto, M5S e Lega, conoscerebbero l’amaro sapore della polvere.

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