Treviso – Torturato per ore un ragazzo di 14 anni da baby gang

Tra noi crescono delinquenti e torturatori, indegni di appartenere ad un popolo civile, c he vanno isolati e perseguiti senza sconti di sorta. Quando ragazzi tra i 14 e i 15 anni, sequestrano un coetaneo per un preteso credito di 40 euro sullo sfondo di piccolo spaccio. Ecco cosa è accaduto. Una baby gang ha sequestrato un coetaneo e lo ha trascinato in un vicino garage dove i quattro componenti, si sono rivelati degni seguaci delle SS di Hitler, specializzati nei peggiori istinti: vere belve. Tutti arrestati per ordine della Procura dei Minori di Treviso, uno era stato fermato già dal 20 novembre scorso, scoperto in imminente pericolo di fuga. Questi mini delinquenti hanno minacciato di morte il ragazzo, percosso ripetutamente anche con un bastone ferrato, legato ad una sedia con cavi d’acciaio, a torso nudo e senza scarpe, gli hanno versato addosso acqua gelata e dopo, avergli mostrato un coltello poggiato sulla mano bloccata, volevano tagliargli un dito. I quattro torturatori per evitare che coetaneo sequestrato urlasse, gli hanno chiuso la bocca con nastro adesivo. La Procura dei minori, ha atteso di procedere per poter assumere, prove inoppugnabili dei reati commessi, dopo aver potuto interrogare la vittima e un sopralluogo al garage utilizzato. Queste bestie molto probabilmente si erano drogate per agire,  così selvaggiamente sulla povera vittima, rimasta nelle loro mani per circa tre ore e mezza. Chiedere il massimo della pena possibile è un obbligo, da parte della società civile che si deve difendere davanti a tali atti, lontani da ogni genere umano, e lontanissimi anni luce, da ragazzi della loro età. I reati ascritti parlano da soli, come marchio indelebile sulla vita, di questi balordi: sequestro si persona aggravata, lesioni personali aggravate, rapina aggravata e tortura. Questo è uno dei risultati della continua distruzione della famiglia e, di un dilagante buonismo, che ha finito per essere interpretato come libertà assoluta di agire…” tanto un avvocato… ci fa uscire subito dal carcere e ci fa assolvere o fa scattare la prescrizione “. Questo delitto ed i tanti compiuti sulle donne vanno puniti molto severamente, altro che domiciliari e il divieto di avvicinarsi alla casa o alla vittima di turno, questo sistema non funziona.

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