Brexit fu! Il Consiglio straordinario, dei Capi di Stato e i Governo Ue, ha dato il via libera all’accordo, per l’uscita del Regno Unito. L’annuncio è stato dato dal Presidente del Consiglio Europeo Tusk. I 27 leader hanno invitato, i vari organi europei, di fare in modo che l’ iter dell’ intesa scatti, il 30 marzo 2019, di modo che si favorisca una recessione ordinata del Regno Unito. Il Presidente della Commissione Ue, Juncker, nel suo intervento, ha parlato dell’uscita della Gran Bretagna come se fosse una tragedia e che, l’accordo raggiunto era il migliore che si potesse ottenere. Non ha mancato di parlare di un giorno triste e di un momento che non può essere nè di gioia e nè di festa. Non ha ragione Juncker che ha mostrato, il suo personale sentimento, peraltro da rispettare. Il Regno Unito ha sempre dimostrato nella sua storia, di non far parte dell’Europa, ma di amare una sua politica ed una indipendenza che non poteva più avere nell’ambito dell’Unione Europa, nonostante il trattamento di favore concesso. Ed infatti, la Premier May, dopo l’ok all’intesa, del Consiglio straordinario dell’Unione, ha subito detto:” Torneremo padroni dei nostri confini, delle nostre risorse e delle nostre leggi”. Per poi aggiungere che, l’accordo raggiunto è il migliore possibile e ha escluso la possibilità, di un nuovo referendum, sulla stessa materia. Ora la May ha davanti a sè un periodo molto complicato: deve riuscire a tenere unita la sua maggioranza, ridottissima; far fronte all’attacco dei laburisti contrari al divorzio e all’intesa raggiunta e giustificare, che tipo di compromesso ha raggiunto con la Spagna di Sanchez, sul territorio di Gibilterra tanto da evitare il blocco dell’accordo con l’Ue , possibile solo se unanime. Infine, la Premier, dovrà completare l’iter a Londra entro Natale. Buon lavoro May: la sua storia la scriverà da domani mattina.