Roma – Juncker da Conte e Mattarella per l’economia. “Nessuno s’intrometta”

Incontri a ripetizione tra il Premier Conte e il Presidente della Commissione UE Juncker e tra il Capo dello Stato, Mattarella e lo stesso Presidente UE acolto al Quirinale. La realtà è che la Com missione è molto preoccupata, per una crescita italiana vicina alla stagnazione e con leggi, che a Bruxelles, ritengono non in grado di far risalire il Pil verso quote più accettabili. Il motivo che muove Juncker è che, le economie dell’Unione dei singoli Paesi, sono strettamente tra loro collegate. Inoltre al problema Italia, come viene visto dall’Unione, si aggiunge la pesante indecisione del Regno Unito  per la Brexit. In un quadro, non certamente ottimale, c’è l’economia in generale che segna il passo, o sta ripiegando verso Pil più bassi di quello previsti dai vari Stati. Inoltre il Presidente non può ignorare, le valutazioni negative dell’Ocse, che ritiene il reddito i cittadinanza e quota cento, provvedimenti che potrebbero essere rinviati, ed attuati, solo dopo che l’economia italiana potrà permetterseli. Un quadro preoccupante ma che ha visto Conte, Di Maio e Salvini, fermi sulle loro posizioni, su riforme che favoriscono circa 5 milioni di italiani, completamente dimenticati dagli altri governi e lasciati senza alcun reddito, sia pur temporaneo, in attesa di trovare un posto di lavoro. Per quota 100 il governo è convinto che, con il pensionamento di dipendenti pubblici per fare posto ai giovani, si otterranno due risultati: entreranno persone più preparate che lavoreranno meglio con il digitale e pagheranno le tasse. Diciamolo si tratta di un’economia nuova, mai utilizzata in precedenza, alla quale sarà affiancato uno “sblocca cantieri”  che determinerà la terza gamba dei provvedimenti economici che, secondo il governo funzionerà. La preoccupazione in Europa c’è e Juncker se ne fatto carico. Ma il governo italiano non vuol sentire nemmeno parlare di austerità o,  pareri di organismi che non conoscono il piano complessivo economico che l’Italia si appresta, a mettere in campo. E’ indubbio che si è perso molto tempo per i soliti bisticci, tra M5S e Lega, ma percoli  gravissimi non li deve temere nessuno: il risparmio nel nostro Paese è elevatissimo ed anzi è aumentato; le infrastrutture da realizzare tantissime e, il patrimonio edilizio molto rilevante. Dovrebbero essere preoccupati…. molto di più gli italiani che gli Stati aderenti all’Unione Europea…. per ovvie considerazioni che è inutile elencare.

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