Il caso Siri è nelle mani del Premier Conte, che rinvia l’incontro, con il sottosegretario indagato: lunedì sarà a Roma ma martedì in Tunisia. Conte non è un giudice e per lui sarà molto difficile risolvere il compito che si è assunto per risolvere il caso del sottosegretario. Il governo non è a rischio anche se non si sa come finirà questa vicenda Siri che è, una mina, su un percorso che M5S e Lega hanno fissato in 5 anni per portare a termine il “cambiamento”, motivo elettorale per le due forze politiche. Di Maio, durante la conferenza stampa con i giornalisti, ha elogiato il lavoro fatto con la Lega fino ad oggi:” taglio dei vitalizi; reddito di cittadinanza; superamento della legge Fornero con quota 100; legge anti corruzione; class action; legge contro le violenze contro donne e bambini e decreto dignità. Ora, se la Lega ci sta – h affermato Di Maio – proseguiremo con cinque leggi del cambiamento: togliere le sanità delle mani dei politici; legge su l’acqua pubblica; legge sul conflitto d’interessi; legge sul salario minimo e legge sul taglio degli stipendi, a tutti i parlamentari, dopo aver tagliato i vitalizi”. Di Maio ha evitato di attaccare la Lega. Si è detto convinto che la soluzione che troverà Conte sarà accettata perchè c’è tanto lavoro da fare, per andare avanti con il cambiamento, voluto dagli italiani che hanno votato Lega e M5S. Sia pure molto soffice, la conferenza stampa di Di Maio, ha invitato la Lega a riflettere con una frase:” Siri sarà sicuramente innocente e lo potrà dimostrare sin dai preliminari della giustizia ma per noi, governo del cambiamento, non è possibile avere un sottosegretario indagato. Lo dico – ha proseguito Di Maio, a Salvini in amicizia. Se Siri si mette i panchina, in Senato, ed attende sarà un bene anche per la Lega. Salvini non risponde direttamente, come ha fatto per le Province, che Di Mao, vorrebbe abolire mentre altri 5S lavorano per farle restare. Ma, il leader del Carroccio non si sposta dalla sua posizione e prosegue la campagna per le amministrative, Capalbio compresa, dove vuole vincere, proprio dove, sono parole sue, c’è la sinistra colta ed elegante.