Palermo – La Lega vince bene ma non dilaga. Il M5S ridimensionato

Le elezioni amministrative siciliane, non possono essere interpretate, come ogni leader vuole. La realtà è che la Lega ha ottenuto un ottimo successo, insperabile, solo 3 anni fa. Salvini ha dimostrato che la politica  inaugurata va bene al Nord, al centro come a Sud. E’ indubbio, altresì, che il risultato è stato ottenuto, con alleanze di ogni tipo e, imbarcando candidati, comunque purchè gonfi di voti. E’ altrettanto vero che, il ministro Salvini, si è speso molto con una presenza costante ed ha battuto ogni piazza. Questo rozzo ministro dell’oltre Po sta dimostrando, fiuto politico e grande equilibrio in una politica, litigiosa a livello governativo, senza rompere con il centrodestra, dove è atteso che rientri per poter andare alle politiche appena possible, con il vento in poppa. Ma anche in questo Salvini non romperà con il M5S, dovrà essere Di Maio, eventualmente, a staccare la spina, se ne avrà il coraggio ben sapendo che, tornare al governo senza aver dimostrato un vero cambiamento, per il Movimento sarebbe un’impresa molto difficile. L’analisi del voto siciliano non è complicato se si considera che, il M5S non fa alleanze con nessun partito o liste civiche e, che non ha radicamento sul territorio, quindi parte svantaggiato e non può che ottenere, quello che ha raggiunto, un voto che in media generale, si è attestato  intorno al 18%, molto meno di quanto aveva in precedenza. Così come perdere Bagheria e Gela non giustifica, un Di Maio che da Varsavia, afferma:” Non abbiamo mai governato”. Una battuta incomprensibile. Certo il Movimento andrà al ballottaggio a Caltanisetta e Castelveltrano ma in una condizione di netto svantaggio. La novità, va riconosciuto, è la Lega che non è dilagata in Sicilia ma il risultato non può che considerarsi ottimo, per il leader lombardo, Così come è accaduto alle regionali in  Abruzzo, dove la Lega non è mai esistita, ma  ha fatto il pieno e si appresta a fare altrettanto per le amministrative al Comune di Pescara. C’è da chiedersi se questo fenomeno è temporaneo o durerà. Questo, si crede, dipenderà se un solo uomo al comando riuscirà a gestire, non solo Regioni, Comuni  ed altri enti locali oppure no. Questo non si vedrà alle europee e alle altre amministrative del 26 maggio ma solo tra qualche anno.

Lascia una risposta