E’ accaduto quello che non era mai successo. Il Premier Conte ha deciso: il sottosegretario Siri deve uscire dal governo: O si dimette o nel prossimo Cdm sarà dimesso. Siri, dal canto suo, forse sicu ro che la via giudiziaria gli ridarà la sua dignità, così pesantemente ferita, aveva proposto: se entro 15 giorni, non sarò prosciolto dal gip, da ogni sospetto che fanno capo all’avviso di garanzia, mi di metterò. Ma questa soluzione non è andata bene al Premier Conte che vuole chiudere questo caso subito. ” Ne va di mezzo la credibilità del governo: un indagato, fin quando lo sarà, anche per fat ti che potrebbe non ha commesso, non può rimanere in un esecutivo che ha preso, un preciso impegno, con gli italiani. La decisione è presa dal Premier con una raccomandazione: La Lega comprenda che non si poteva fare diversamente, ed i giorni chiesti da Siri, erano troppi e legati, alla decisione del gip, che può avere tempi molto più lunghi. Salvini, dall’Ungheria, ha commentato:” Sono abituato a capire tutto purchè ci sia chi mi sappia spiegare le cose”. Inoltre Conte si è anche preoccupato di raccomandare a Di Maio, che questa vicenda Siri, non sia politi camente strumentalizzata. Per dirla in breve il Premier si è assunta questa responsabilità per evitare, uno scontro al calor bianco, tra M5S e Lega. che non è da escludere completamente conoscendo il carattere del rozzo ministro dell’oltre Po. Il ministro Salvini ha chiesto chiarimenti e Conte che li dovrà fornire. Quello che è accaduto non è uno scherzo ma è, una decisione pesantissima, se si considera che l’avviso di garanzia, non è una condanna ma un avvertimento, a tutela dell’indagato. Quali potranno essere i risvolti di questo caso Siri, un senatore, che continua a professarsi estraneo alla vicenda ed aveva chiesto, anche tramite il suo legale, di essere chiamato subito, alla prima fase istruttoria, davanti al gip. La politica, ancora una volta, mi venga consentito di dirlo, come all’epoca di tangentopoli, si è consegnata nelle mani della magistratura. Certo questo importante Corpo dello Stato non ne approfitterà di tanta potenza ma ora i magistrati sanno che, mettere ko un governante, basta solo un avviso di garanzia.