Napoli – Italiani spaventati. I killer padroni del campo

L’opinione pubblica è profondamente scossa, per la bambina di 4 anni, in coma farmacologico, perchè colpita da un proiettile sparato da camorristi, verso un pregiudicato in fuga. Questo, come noto è avvenuto a Napoli dove, ormai i clan, si affrontano in strada di giorno ed in mezzo a pacifici cittadini. Una opinione pubblica che è disorientata anche per omicidi commessi, tra camorristi e mafiosi che agiscono come e dove vogliono. Davanti a questa orribile realtà le popolazioni chiedono, anzi esigono, di essere protette dalle forze dell’ordine e non può, commentare con ansia, che il Procuratore di Napoli, spieghi, che la Camorra si serve, di giovanissimi killer, che non hanno nessuno scrupolo a sparare, contro l’obiettivo, cioè un rivale, anche in mezzo alla gente. Se la mafia e la camorra hanno raggiunto questo livello è per uno Stato, inesistente o tollerante, come ampiamente dimostrato ad Ostia, dove gli Spada, hanno per anni fatto, il bello e il cattivo tempo, a due passi dai comandi generali delle forze dell’ordine e a due passi dalla Procura di Roma. Nessuno potrà convincere gli italiani che, poliziotti a carabinieri, presenti ad Ostia, non sapessero nulla sul presidio mafioso che si era radicato. C’è qualcosa che non convince se è vero, com’è vero, che i servizi sono riusciti ad  evitare che, i terroristi colpissero obiettivi in Italia, unica nazione in UE a non dover lamentare attentati. No, basta un ragionamene elementare per comprendere che c’è troppa “distrazione” o ” incapacità” nel prevenire. Così come è ormai evidente che, dove lo Stato è assente la malavita la fa  da padrone e si sostituisce alle istituzioni: chi comanda e viene temuto dalla popolazione, tanto da tacere per paura di ritorsioni, spadroneggia e lo fa, sotto il naso, di chi ha il potere d’intervenire. Il ministro Salvini ha chiuso i porti, agli immigrati clandestini, e il popolo che che ne dica la sinistra, applaude; ha annunciato guerra senza quartiere alla malavita ma i risultati sono attesi. I blitz delle  forze dell’ordine, lasciano il tempo che trovano, occorre riuscire a scovare i capi ed utilizzare, una volta presi, le vecchie carceri borboniche altro che domiciliari. Non ci sarebbe niente di incivile ma una necessità visto che, questi nuovi killer, sparano in mezzo alla gente e colpiscono chiunque, anche una ignara bambina in compagna della nonna. Attendo una strategia vera che riesca a dare agli italiani la garanzia di sicurezza, ma da subito.

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