Roma – Il M5S con Di Maio che è il capo. Trasformazione in partito

Tutto come previsto, dopo gli interventi di Grillo e Casaleggio in difesa di Di Maio, dopo i soli “mugugni” del gruppo parlamentare e arrivata la votazione online, degli iscritti al M5S, che ha fatto quadrato intorno al vice premier: l’80% ha confermato Di Maio, capo del Movimento, mentre 11.278 hanno risposto no. In realtà il M5S, cambierà completamente e diventerà partito, come tutti gli altri, così come era nella logica, giocando la partita politica, in una democrazia. E’ stato lo stesso Di Maio che, nel ringraziare tutti per la rinnovata fiducia, ha annunciato che entro un tempo brevissimo, non ci sarà un solo uomo al comando. Il M5S si organizzerà, come lo sono le altre forze politiche, per lanciare una riscossa immediata, al voto disastroso per europee e amministrative. Il vicepremier ha, infatti precisato, che partirà ” una profonda riorganizzazione”. Ci saranno responsabili in questi settori: economia, territori, liste civiche, imprese, lavoro, ambiente, sanità e comunicazione. A parte il ” vi voglio bene” , da libro cuore, scritto da Di Maio sul blog delle stelle, è stata compresa una realtà: Il disegno di Beppe Grillo, di ottenere la maggioranza assoluta per cambiare il Paese, è un sogno da mettere nel cassetto, della storia del Movimento. Ed è stato compreso che senza avere radicamento sul territorio non c’è possibilità di vincere le amministrative e le politiche: oggi  c’è troppa distanza tra il Movimento e l’elettore. Le amministrative e le europee hanno dimostrato, l’utopia di Beppe Grillo, di procedere da soli fino alla conquista del governo, senza altre forze politiche. Una visione che gli italiani hanno dimostrato di non condividere. La storia ha dimostrato che è veramente maestra di vita! Un partito solo al comando? Mai! Di Maio ha ampio mandato e non perderà tempo, con il vento che tira. Riorganizzare su nuove basi i 5S non sarà facile, ma nemmeno tanto difficile. Non sono pochi alla ricerca di una ” casa” dove poter fare politica non solo in ambito locale. Il futuro dei 5S ora è nelle mani del vicepremier che ha avuto il coraggio di accettare una vera sfida molto complessa ma non impossibile.

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