Il Premier Conte a Bruxelles per partecipare al Consiglio dell’Unione Europea. Tutti hanno ricevuto la lettera inviata dal Presidente del Consiglio, inviata ai 27 Capi di Stato o di Governo, anche al Presidente della Commissione Juncker e a quello del Consiglio Tusk. Il commissario Moscovici ha dichiarato che esamineranno, la documentazione italiana che mira ad evitare l’infrazione, ora giustificata, ma andiamo a lavorare in modo costruttivo per evitarla. Conte ha rivendicato che nella lettera, c’è anche un messaggio politico, e che chiaramente l’Italia rispetterà le regole attuali finchè ci saranno. ed ha risposto, alla miriade di domande, che gli hanno rivolto i cronisti. Il nostro candidato ideale alla presidenza della Commissione? “Chi si predispone a cambiare le regole. chiediamo regole uguali per tutti: voglio competere – ha aggiunto il Premier italiano – ma ad armi pari”. Poi l’annuncio. Mercoledì prossimo nel Cdm procederemo al definitivo assestamento del Bilancio e certificheremo che il deficit sarà, del 2,1 e non del 2,5%, come pensa la Commissione. Infine Conte ha freddato un cronista, troppo impertinente, anche se il clima della stampa europea non è mai stata dalla parte dell’talia situazione reale per esperienza personale. C’era un collega olandese convinto che l’Italia, non versasse mai la quota annuale, dovuta all’Unione Europea. Nonostante mostrassi le carte, fui costretto a recarmi con lui, nell’Ufficio dell’europarlamentare Augias, unitamente ad Enrico Paolini, oggi presidente della Saga, per convincerlo, dati ufficiali alla mano, che l’Italia non aveva saltato, nemmeno un versamento e la quota, molto cospicua, era stata versata in unica soluzione a differenza di altri Stati dell’Unione. Ma torniamo a Conte un cronista ha affermato che l’Italia si era presentata a Bruxelles a mani vuote. Il Premier gli ha risposto:” Come può pesare che sia venuto con le mani vuote? Sappia che rappresento un Paese che fa parte dei G7, l’Italia è la terza nazione in euro zona e seconda nel manifatturiero nel nostro Continente”. Insomma, anche se per buona educazione non l’ha detto, Conte lo ha invitato ad informarsi prima di fare domande. Subito dopo, il Premier,, ha incontrato la cancelliera Merkel che si è ripresa, dopo il malore di ieri a Berlino. Il vento a Bruxelles non ci è favorevole, nonostante tutte le trattative del ministro dell’Economia Tria, nonostante l’impegno del Premier Conte. Da quello che si appreso, in tarda serata, non sarebbe ancora sufficiente. L’Italia può e deve fare ancora di più. Si crede di poter anticipare che la decisione finale slitterà a primi di luglio e non prima. Ma questo modello applicato dall’UE che ha creato guasti, bilanci in rosso, disoccupazione e povertà può essere perseguito ancora? In campo ci sono i migliori economisti che non si crede, debbano abbassare la testa davanti a tecnocrati, che conoscono soltanto la ” nota” dell’austerità per risanare i bilanci degli Stati. Non è così! Basta leggere e studiare altri sistemi, di economia espansiva controllata, per comprendere che siamo nel terzo millennio e non più nell’800 o nella prima parte del ‘900.