Segnali di distensione, tra l’Unione Europea e l’Italia, sull’infrazione. ” I conti italiani – è stato affermato – sulla procedura – dimostrano che possono essere trovate soluzioni nel dialogo in corso tra l’UE e Roma. La notizia è stata diffusa dall’Ansa che l’ha ottenuta, da fonti qualificate, dell’Unione Europea. L’Italia però, anche questo è stato affermato, deve impegnarsi a rispettare le regole per il futuro. Il Premier Conte ne ha avuto notizia anche ad Osaka, dove sta partecipando al G.20, tanto che ha dichiarato:” Il clima è costruttivo, sono fiducioso per una soluzione che eviti l’infrazione. Qui in Giappone ne parlerò, ancora, con alcuni partner europei”. Al Premier si è aggiunto subito, il ministro dell’Economia Tria, il quale ha a sua volta dichiarato:” Stiamo adottando provvedimenti che ci portano sostanzialmente, molto vicini, alla soluzione del problema. Un obiettivo complicato ma che l’Italia può centrare”. Se sarà così il governo potrà respirare un’aria diversa senza avere il fiato sul collo, di un’infrazione, che avrebbe fatto giungere commissari UE ad imporre solo austerità, con tagli spesso, com’è accaduto in Grecia, isterici. Certo rimarrà il problema, qualora davvero l’infrazione non ci sarà imposta, di come affrontare il Bilancio dello Stato 2020, evitando l’aumento dell’Iva e proseguendo la politica di un welfare avanzato, senza aumentare le tassazioni ma anzi diminuendola. Occorrerà che i governanti accettino una reale spending review, senza guardare in faccia a nessuno.