Le pessime condizioni atmosferiche hanno provocato tre morti in 24 ore. Una fortissima tromba d’aria ha fatto volare, per decine di metri una smart, guidata da una ventisettenne, finita prima con tro un distributore di benzina, dove si stava recando per acquistare delle sigarette, e poi in un canale di bonifica. L’intera zona di Focene è stata fortemente danneggiata, dalla stessa tromba d’aria tanto che il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, davanti a tetti divelti, recinzioni abbattute, porte e finestre sfondate ha definito la scena:” Un teatro di guerra”. Ad Arezzo è stato ritrovato, cadavere un uomo, di 72 anni, che mancava da casa dalla sera precedente. La sua auto, con a bordo l’uomo, era finito in un canale di scolo. Chiaramente la sua vettura era stata travolta dalla piena del piccolo canale che portava, tantissima acqua,molto superiore alla sua sezione. Infine una turista finlandese, di 45 anni, che partecipava ad una gara di montagna, organizzata in Alto Adige è stata uccisa da un fulmine. Ma a parte queste morti determinate da questi eventi, non più eccezionali, vanno aggiunte: frane su strade provinciali, ferrovie interrotte per la caduta di massi, città e paesi allagati e, circolazione stradale difficoltosa: per sottopassi allagati o da tratte stradali impercorribili. Appare più che ovvio orientarsi verso una costante manutenzione ordinaria e straordinaria dei corsi d’acqua, piccoli o grandi che siano, all’adeguamento della rete fognaria, alle precipitazioni molto più consistenti che nel passato, vietare la costruzione di garage o cantine sotto il livello stradale o tegole sui tetti che non siano fissati alla struttura portante. Si tratta di misure urgenti per evitare ,danni consistenti alle proprietà pubbliche e private, evitare morti, e diminuire l’impegno, oltre il possibile, degli uomini della Protezione Civile. L’Italia chiaramente, per colpa del cambiamento climatico, non è più un Paese temperato ma subisce, oltre a vere e proprie bombe d’acqua, anche venti oltre i 100 chilometri orari e trombe d’aria o marine devastanti far finta di nulla e da incoscienti.